Ieri abbiamo fatto l'ennesima scorpacciata di target su DAX, FIB, EUR/USD, ENI anche con il disturbo dell'India che ha continuato il balletto del ribasso dei tassi delle banche centrali.
Oggi ci attende una giornata piena di dati macro in calendario, per cui in campana, anche perchè venerdì avremo i NON-FARM PAYROLLS.
Eccomi tornato da Bologna stanchissimo ma con un bagaglio esperienziale molto interessante, e sono sicuro di aver dato altrettanta sostanza agli amici che sono intervenuti.
Ma ciò che è impagabile è tornare e vedere i mercati che hanno fatto esattamente ciò che mi attendevo e che vi avevo indicato nella videoanalisi di venerdì scorso.
Andiamo a vedere cosa ci riserveranno oggi.
S&P500: ieri siamo usciti dalla NO-FLY ZONE a ribasso. Per oggi mi attendo un potenziale ritest di 1906 per poi eventualmente riprendere la strada del ribasso verso 1827
Giornata di belle soddisfazioni quella di ieri sui mercati. Per oggi ho analizzato tutti i nostri strumenti all'interno del video "Max Strapazza il Dax" poichè sarò in viaggio verso Bologna per il corso "tecniche Vincenti per vivere di Forex. A proposito, sono rimasti gli ultimi posti e puoi iscriverti dal box qui a fianco.
Ieri l'euro ha recuperato sia contro dollaro che contro yen, mentre il dollaro ha continuato a fare il "bullo" contro le altre majors. Giornata volatile, soprattutto su EUR/JPY quindi per cuori impavidi.
Tutta opera delle banche centrali.
Oggi alle 10 abbiamo l'indice IFO tedesco, alle 11.15 l'asta LTRO, alle 14.30 gli ordinativi di beni durevoli e le richieste di sussidi di disoccupazione negli USA e alle 23 la Yellen parlerà all'università del Massachusets.
Anche ieri sono continuati gli acquisti di USD che ha continuato a guadagnare contro tutte le major salvo il dollaro canadese; acquisti anche sullo yen. Borse pesantemente vendute invece, sia in Europa che a Wall Street.
Attenzione questa notte al PMI Manifatturiero Flash Caixin cinese che potrebbe portare vasta volatilità; mentre nella mattinata avremo lo stesso dato da Francia, Germania ed Eurolandia.
Indice della paura (VIX) in zona di forte allerta, come aveva anticipato qualche giorno fa il collega Lapidari sugli schermi di Class CNBC.
S&P500: forti vendite partite intorno alle 7.30 su questo future che hanno buttato i prezzi fino a 1925 e poi 1918 prima di un tentativo di rimbalzo. E' dentro ancora un segnale ribassista sul True Direction ma non siamo ancora usciti dalla NO-FLY ZONE per cui teniamo gli occhi puntati su 1918 che in caso di rottura ci proietterebbe inizialmente verso 1905. Differentemente, in caso di tenuta rimarremo all'interno della NO-FLY ZONE 1918/1943
Abbiamo iniziato la nuova ottava di borsa con un dollaro molto forte contro tutte le altre valute major, tranne il dollaro canadese col quale l'oscillazione è stata più contenuta. Si è apprezzato anche lo YEN. Palese ricopertura di posizioni di rischio. All'evento LIVE di Bologna faremo il punto.
Da registrare inoltre una nuova vittoria di Tsipras nelle elezioni greche di domenica scorsa che ha battuto Nuova Democrazia, terza forza Alba Dorata.
La promessa è che al corso gratuito di sabato prossimo a Bologna, ci sarà una promozione per avere il nostro, ormai leggendario, PRW Indicator, anche detto Millepiedone Tricolore in una Versione FREE.
E così con una volatilità contenuta e un pò in sordina è passata anche la decisione della Federal Reserve che ha lasciato i tassi invariati e al contempo ha alzato le stime di crescita per il 2015 e abbassato quelle per il 2016.
Dicevamo, volatilità contenuta sui future DAX e S&P500 e leggermente più pronunciata sulle coppie valutarie che quasi tutte hanno preso il relativo target di fine movimento tranne EUR/USD che è ancora un pò in ritardo.
Questo post è per invitarti al CORSO GRATUITO che si terrà sabato 26 settembre a Bologna presso il bellissimo Hotel Cosmopolitan facilmente raggiungibile con ogni mezzo.
Ringrazio innanzitutto gli amici di Forex Trader Italiani Quanti Siamo? per il cortese invito al corso intitolato FOREX RELAX - Tecniche Vincenti per Vivere di Forex.
Siamo giunti al D-Day che tutti aspettiamo da settimane, finalmente stasera alle 20 sapremo se la Federal Reserve effettivamente aumenterà il Federal Fund Rate oppure prorogherà l'agonia fino a dicembre prossimo.
Nel frattempo, ieri, il dollaro è stato debole contro tutte le major mentre i future hanno retto i livelli e il S&P500 si è concesso anche un'accelerata nel finale andando a sfidare 1986 (liv. media imp.).
Siamo alla vigilia della riunione del FOMC e ancora regna la più ampia incertezza su cosa deciderà la Federal Reserve circa il rialzo dei tassi, anche se diventa ogni giorno più ampio il gruppo di analisti che prevede un posticipo a dicembre per il ritocco del Federal Fund Rate.
Ieri l'indice ZEW tedesco è uscito pessimo e questo ha dato spinta ad EUR/USD per correggere dalla FH ribassista di fine movimento.
Giornata volatile a causa del governo di Pechino che ha varato nuovi interventi dopo i dati deludenti di domenica sull'economia cinese. DAX e S&P500 che non accennano a rompere la lateralità nella quale sono inseriti da ormai molte sedute.
Oggi abbiamo la decisione della Bank of Japan e l'indice ZEW tedesco in mattinata, oltre a vari dati statunitensi nel pomeriggio. Ti ricordo che questa è la settimana della fatidica riunione del FOMC nella quale potrebbero essere alzati i tassi dopo 7 anni di rate ai minimi, quindi doppia cautela.
S&P500: siamo in congestione tra 1918 e 1984 con leggera propensione rialzista
Bei movimenti ieri sul cable, soprattutto quello della mattinata sull'annuncio della Bank of England che si è arrestato con precisione millimetrica sul mio target di fine movimento, come vedi dallo screenshot qui sopra.
Un'altra ottava si sta chiudendo ed io procederò a fare il conteggio dei pips guadagnati con le operazioni postate in tempo reale nel Gruppo Facebook per aggiungerli al contatore qui a fianco.
Oggi si riuniranno i ministri dell'Ecofin ed avremo alcuni dati macro importati statunitensi nel pomeriggio.
Apertura euforica per il DAX ieri, Topix sugli scudi, tutta l'Asia in grande spolvero e i trader europei contagiati dall'euforia, mentre il sottoscritto diceva testuali parole "fate molta attenzione siamo su livelli eccessivi di prezzo, non si farà tanta strada". Ed infatti la sessione ha chiuso ampiamente all'interno della congestione.
Negli USA hanno iniziato a girare voci che in Cina non esiste alcuna crisi finanziaria/economica e quindi, forse avevo ragione io che quell'exploit agostano era come la storia di quello che gridava "al lupo! al lupo!" ma il lupo non c'era.
Pomeriggio piatto ieri per l'assenza di dati macro che invece si ripresentano oggi con ben due banche centrali alle prese con il meeting mensile, ovvero la Bank of Canada e la RBNZ.
Giornata a volumi ridotti quella di ieri per il Labour Day negli USA e la chiusura del mercato canadese. Si tenta di riprendere la quadra dopo i Non-Farm-Payrolls di venerdì 4 settembre. Oggi giornata abbastanza tranquilla sotto l'ambito pubblicazioni dati macro, con solo alcune pubblicazioni in Asia.
Attenzione alla Bilancia Commerciale cinese, per ora senza orario di pubblicazione.
Giornata molto divertente oggi, con i miei allievi che hanno assistito in diretta all'atterraggio dei prezzi di EUR/USD ed EUR/JPY sui miei target di fine movimento. Si, perchè mi capita molto spesso di fare trading insieme ai miei allievi.
Quindi Draghi, alla fine ha ampliato l'acquisto di bond per emissione, abbassando al contempo le stime del PIL e dell'inflazione di Eurolandia.
Oggi è il giorno della BCE e più di qualche analista si aspetta un'espansione degli stimoli monetari. Staremo a vedere. Intanto ieri, a metà sessione è cambiato il sentiment degli investitori che hanno iniziato a scommettere contro l'aumento dei tassi della Fed a settembre. Infatti il S&P500 ha rotto la congestione a rialzo, mentre il DAX ha accelerato verso fine sessione chiudendo poi sui massimi daily.
Quello avvenuto nella scorsa settimana sulle borse occidentali sembra essere destinato a diventare il "rimbalzo del gatto morto". Ieri il S&P500 è tornato a cedere oltre il 2.5% il che non fa presagire niente di buono, ed anche i segnali tecnici sono concordi su questo.