martedì 12 aprile 2022

Previsioni Mercati Settimana 11-->15 aprile

Sell-off sui T-note

La scorsa settimana i rendimenti dell'obbligazionario statunitense hanno messo in atto un'impennata che ha visto il suo culmine nella seduta odierna toccando un massimo a 2,832 prima di invertire. Ovviamente un'economia con 87$ trilioni di debito che rappresenta un debito record del 365% del PIL non può sopportare molti aumenti dei tassi.

Quindi, la Federal Reserve che va rincorrendo la curva dei rendimenti, dopo essersi mossa in ritardo, sarà costretta ad una brusca ed inattesa frenata nei prossimi mesi, soprattutto se i suoi membri continueranno a gettare benzina sul fuoco, come ha fatto venerdì pomeriggio Williams, il governatore della Fed di New York, quando ha detto che la banca centrale aumenterà i tassi di 50 punti base se necessario, acclarato che l'inflazione è stata molto più forte di quanto la Fed si attendesse; col risultato di far partire un sell-off sull'obbligazionario sovrano.

Ricordiamo come, su questo stesso blog, mettevamo in guardia sull'imminente esplosione dell'inflazione molti mesi prima che la stessa Fed se ne avvedesse, la quale invece, in tandem con la BCE, ripetevano continuamente il mantra "l'inflazione alta è transitoria".

Invece l'impennata dei rendimenti vista nelle ultime sedute è solo l'antipasto di quello che vedremo nelle prossime settimane. Questo scenario è figlio della stampa sconsiderata di denaro sotto i vari QE che ha spinto il mercato obbligazionario in una sorta di falsa economia, dove più nulla rappresentava la realtà economica.

L'inflazione è al punto di svolta?

La presidenza Bìden si era preparata nei giorni scorsi, quando ha avvertito il mondo di aspettarsi livelli "straordinariamente elevati" di inflazione a causa del "Putin's Price Hike", ma lo shock è stato comunque avvertito a seguito della pubblicazione della lettura di marzo dell'IPC salito del 1.2%, il che ha portato l'IPC anno su anno a un clamoroso +8.5% contro il 8.4% delle previsioni e al +7.9% precedente.

Per leggere tale cifra è necessario retrocedere fino al 1981, nonostante che il CPI core è aumentato solo dello 0.3% su base mensile, al di sotto delle previsioni che erano per un +0.5%, arrivando al +6.5% annuale, al di sotto delle attese del 6.6%.

Secondo 6 banche di Wall Street, il dato attuale rappresenterebbe il picco dell'inflazione e da adesso in poi le previsioni sono in discesa, con il CPI del secondo trimestre visto al 7.6% per poi scendere ulteriormente al 5.7% entro fine anno.

Invece il guadagno medio reale orario degli americani è già in discesa da 12 mesi, con la netta maggioranza della popolazione che lamenta che i redditi non riescono a tenere il passo con l'aumento del costo della vita.

DB: BCE sarà falco

Prima di iniziare la pausa pasquale in Europa, questo giovedì ci attende l'appuntamento con la BCE, che chiuderà l'ottava di molti mercati, compreso quello tedesco. Gli esperti di Deutsche Bank hanno fatto sapere che non si attendono molti cambiamenti nel messaggio dell'Eurotower, la quale dovrebbe agire a giugno annunciando la fine degli acquisti dell'APP a luglio, per poi procedere ad un primo rialzo dei tassi a settembre.

Secondo loro, la BCE avrà un tono ancora più da falco, dato il deterioramento delle prospettive d'inflazione, quindi ora si aspettano che i tassi raggiungeranno il 2% entro la fine del 2023, ovvero 250 punti base sopra il livello attuale.

Intanto, gli acquisti del APP caleranno dai 40€ miliardi di aprile a 30€ miliardi a maggio e, di seguito, a 20€ miliardi a giugno, con la prospettiva di essere azzerati del tutto nel terzo trimestre. Dall'ultima riunione del board della BCE l'inflazione nell'Eurozona ha notevolmente accelerato, più di quanto previsto dagli analisti, con l'ultima stima del CPI Flash giunta a +7.5% a marzo, in aumento dal +5.9% di febbraio e rappresenta il livello più alto dalla creazione della moneta unica.

Questa settimana inizieranno anche le trimestrali delle aziende americane, con, in primis, le società finanziarie tra cui JPMorgan Chase Bank e Blackrock, Citigtoup, Morgan Stanley, Goldman Sachs e Wells Fargo.

Cosa aspettarci per questa ottava?

Martedì scorso, gamba 1 weekly ha colpito il primo target Fibo a 14606 per poi cedere il passo immediatamente a gamba 2 che ha riportato i prezzi sul margine basso della congestione daily partita il 17 marzo. Di seguito gamba 3 ha rimbalzato sulla resistenza volumetrica in area 14350 senza dimostrare ulteriori velleità.

Nella serata di lunedì è partita gamba 4 weekly che questa mattina ha tentato una rottura ribassista della congestione che ha fatto però rimbalzare i prezzi su area 14185 sporcando la lettura ciclica.

Ciò premesso, credo che sia ancora in corso gamba 4 che andrà a chiudere il ciclo settimanale entro la seduta di giovedì 14 aprile, ultima sessione prima della pausa pasquale, che vedrà il DAX Future riaprire martedì 19 aprile.

I target Fibo di gamba 4 prevedono un ritest del minimo intraday di oggi, di seguito 13682 - 13456 - 13168 - 13015  A patto che i prezzi prendano una decisione e buchino la congestione a ribasso. 

Livelli volumetrici:

area 14350

area 13836

L'andamento rimane erratico e la volatilità alta.

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Questa previsione è redatta il 12 aprile con i dati disponibili al momento.


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