lunedì 9 maggio 2022

Previsioni Mercati Settimana 9-->13 maggio

E' fuga dal rischio

Gli asset di rischio sono venduti su tutti i mercati mondiali, con il future S&P500 che crolla lasciandosi alle spalle il livello volumetrico di area 4155, mentre il rendimento del decennale statunitense tocca area 3.2% e lo yuan cinese crolla travolto da un crescente rallentamento dell'economia cinese, frutto di ampie aree soggette a duri lockdown.

Un'ondata di avversione al rischio sta affondando i mercati globali dopo che i dati sul lavoro negli USA di venerdì scorso hanno lasciato poco spazio per un potenziale cambiamento di rotta della Fed riguardo il piano di un progressivo aumento dei tassi con relativa riduzione del bilancio. Un'ulteriore spallata al sentiment è arrivata nel weekend quando il primo ministro cinese Li Kequiang ha avvertito che la situazione dell'occupazione nazionale è diventata grave a causa dell'inasprimento delle restrizioni in risposta all'ondata pandemica.

Di conseguenza il petrolio ha perso circa il 2.5% per le preoccupazioni di un possibile rallentamento della domanda in Asia, superando l'impegno del G7 nel vietare il petrolio russo; stessa reazione dei Treasuries che ha visto il tasso del bond a 5 anni salire brevemente sopra il massimo del 2008. Nel mentre, venerdì l'indice S&P500 ha chiuso la quinta settimana consecutiva in ribasso, la striscia più lunga da giugno 2011, fagocitando i falsi entusiasmi visti durante la conferenza di Powell.

Ma il peggiore tra gli indici globali è stato il Nasdaq 100 il quale è sotto del 22% quest'anno, nonostante il breve rally della scorsa ottava in reazione alle parole di Powell con cui toglieva dal tavolo un aumento di 75 punti base.

La Germania ha paura di una recessione

I timori dell'Ungheria sul ban immediato al petrolio russo sono condivisi anche in Germania, come dichiarato, ad esempio, dall'amministratore delegato di Commerzbank il quale ha detto: "L'approvvigionamento energetico in Germania è a rischio, le catene di approvvigionamento si stanno rompendo, abbiamo un'alta inflazione".

La più grande manifattura d'Europa potrebbe presto essere colpita da uno tsunami di fallimenti mentre montano i timori per una possibile stagflazione, specialmente se il Paese sarà costretto a fare a meno del combustibile fornito da Mosca.

La Bundesbank ha messo in guardia, alla fine di aprile che in uno "scenario di grave crisi, il PIL reale nell'anno in corso diminuirebbe di quasi il 2% rispetto al 2021", e il "tasso di inflazione sarebbe significativamente più alto per un periodo di tempo più lungo" dopo un embargo. Questo vuol dire stagflazione. 

Quando a marzo la produzione industriale è scesa più del previsto e l'inflazione dell'Eurozona ha raggiunto un massimo record del 7.5% sul mese, è crollata la fiducia nell'economia tedesca; lo shock derivante dal rifiuto delle forniture energetiche russe innescherebbe una grande recessione.

Focus sui dati USA

Dopo la raffica di dati e news arrivati nella scorsa ottava, tra cui il più grande rialzo dei tassi, operato dalla Fed, dal maggio del 2000, l'interessante intervento della Bank of England, i Non-Farm-Payrolls venerdì e l'esplosione record nell'utilizzo delle carte di credito dei consumatori statunitensi, nonchè il picco della stagione degli utili, non dovremo aspettare molto prima di avere il prossimo dato catalizzatore per il mercato. Infatti siamo in trepidante attesa del CPI USA che verrà rilasciato mercoledì, il dato più atteso di questa ottava di borsa, seguito il giorno dopo dal PPI, senza dimenticare tutto il contorno di interventi di molti relatori della Fed che daranno ulteriori sfumature all'ultimo annuncio del FOMC. 

In Europa il dato più atteso è quello del sentiment ZEW di maggio Germania ed Eurozona, ma attenzione a giovedì quando la seduta sarà monopolizzata dai dati in arrivo dal Regno Unito, i quali saranno preceduti dai dati sull'inflazione cinese, molto interessanti. Chiuderà l'ottava venerdì il sondaggio dell'Università del Michigan.

Per quanto riguarda il CPI USA una parte degli analisti si aspetta un calo al 7.9% ma altrettanti invece rimangono per un'ulteriore accelerazione, poichè il timore principale è l'aumento degli affitti, la cui componente incide per un terzo del paniere CPI e per il 40% del core.

Cosa aspettarci per questa ottava?

La fuga dagli asset di rischio ha portato il future S&P500 a testare il fondamentale livello psicologico dei 4000 punti a un passo dal target dei 3900 che ho chiamato nella story Instagram del 21 aprile, quando la manipolazione continuava a sostenere artificialmente i prezzi.

Ora il problema è che sotto 4000 ci sono solo posizioni put, non abbiamo alcun supporto dalle opzioni. Sotto 3900 non abbiamo alcun supporto volumetrico serio, quindi se le vendite continueranno a spingere i prezzi sotto 4000, da una flessione del mercato potrebbe diventare una Caporetto totale.

Come speravamo, con l'arrivo di maggio abbiamo archiviato le montagne russe del mese di aprile e abbiamo assistito alla partenza di un trend che ha confermato la nostra previsione ribassista. Anche i prezzi del future DAX hanno finalmente lasciato la congestione e, oggi, hanno colpito il secondo target Fibo che avevo dato nel gruppo facebook, ovvero 13400, che si sta comportando da supporto.

Come da programma, il ciclo settimanale sta andando in chiusura entro la seduta di domani, mentre sembrerebbe, a meno di un rimbalzo sopra i massimi della scorsa ottava che rimetterebbe in gioco tutto, che siamo già in gamba 2 del ciclo mensile.

Da qui possiamo aspettarci la partenza di un tentativo di rimbalzo verso 13600 con gamba 1 del nuovo weekly, mentre la continuazione della caduta dei prezzi li condurrà al prossimo target Fibo 12942 seguito dal ritest dei minimi di inizio marzo.

A mio modestissimo parere è da tenere sotto osservazione il movimento del future S&P500 poichè se perdesse area 3900 subirebbe un tuffo senza paracadute che ovviamente si porterebbe dietro anche i prezzi del DAX. A meno che non intervengano i soliti noti a sostenere le quotazioni, ma stavolta dovrebbero intervenire in modo particolarmente violento perchè non avrebbero nessun sostegno dal mercato, almeno per quanto vediamo in questo momento.

Restiamo in attesa della partenza del prossimo ciclo weekly con un occhio puntato sul VIX, che farebbe nuovi massimi se i prezzi del S&P500 crolleranno, e l'altro a Wall Street.

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Questa previsione è redatta il 9 maggio con i dati disponibili al momento.


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