La BCE ha rinnegato la sua stessa forward guidance
Giovedì scorso abbiamo visto la BCE perdere l'ultimo briciolo di credibilità che le era rimasto, quando ha proceduto ad un aumento dei tassi dello 0.50%, come era trapelato nei giorni antecedenti, anzichè solo dello 0.25% come era nella sua forward guidance. Il cambio EUR/USD che aveva toccato i massimi di seduta, continuando il rimbalzo partito da alcune sessioni, ha invertito la rotta con i dubbi che iniziavano a serpeggiare tra gli operatori dopo che Lagarde ha detto che anche la forward guidance di settembre non sarebbe più stata quella precedentemente comunicata, senza poi, però, specificare quale sarà.
Di pari passo lo spread BTP/Bund volava su 246bp, livello di guardia, per poi assestarsi intorno ai 237bp, mentre Lagarde presentava il nuovo "scudo anti-spread" che si chiamerà Transmission Protection Instrument, abbreviato TPI, nella realtà strumento di protezione del debito italiano. Non solo questo è solo un insieme di parole buttate su un foglio, come fu l'OMT, solo un potenziale spauracchio per i mercati che di fatto non verrebbe mai utilizzato, ma ha anche delle criticità di attivazione di non poco conto.
Innanzitutto, tutti i Paesi sono eligibili per il TPI ma dove sarà impiegato è a insindacabile decisione della BCE, già questo fa rabbrividire, conoscendo il board. E poi il Paese che chiederà di usufruire di questa protezione dovrà rispettare le seguenti condizioni:
- Rispetto del quadro fiscale dell'UE
- Assenza di gravi squilibri macroecnomici nei confronti della Commissione Europea
- Sostenibilità fiscale, in base all'analisi stilata dalla Commissione Europea e/o altre entità sovranazionali come il Fondo Monetario Internazionale
- Politiche sane ed in linea con l'impegno del Paese nella restituzione dei fondi ricevuti.
Insomma, definire il TPI problematico è solo un eufemismo, ma, tra l'altro è uno strumento che sfiderà solo i mercati a metterlo alla prova, perchè non sono più i tempi di quando bastava un "whatever it takes" per cavarsela, ora i mercati vogliono vedere i fatti veri.
Poi ci sarebbe da chiedersi come il TPI si concili con la lotta all'inflazione, visto che prevede, in potenza, anche l'acquisto di titoli del settore privato. Quindi con una mano si alzano i tassi contro l'inflazione, con l'altra si stampano soldi per comprare i titoli italiani e gli ETF in giro per l'Europa..
Nel mentre la Germania ha anche altre preoccupazioni visto che Gazprom, nella giornata di oggi, ha annunciato di aver spento una turbina portando così le forniture dal 40% della capacità al 20% finchè non riceverà indietro una turbina sottoposta a sanzioni. Berlino dopo aver stanziato, nel fine settimana, 15€ miliardi per il salvataggio di Uniper, la più grossa utility del Paese, ora rischia di passare un inverno al freddo e con l'economia in recessione, mentre i prezzi del gas TTF sono subito esplosi del 10%.
La Cina interviene a sostegno del grande malato
Anche Pechino è dovuta intervenire con l'istituzione di un fondo di salvataggio, ma il problema in questo caso non è la sicurezza energetica ma il sostegno al settore immobiliare. Il Consiglio di Stato cinese avrebbe approvato un piano per la creazione di un fondo a sostegno di 12 sviluppatori immobiliari e di alcune imprese edilizie in difficoltà, individuate dalle autorità locali. Il fondo è stato al momento finanziato con 50 miliardi di yuan dalla China Construction Bank Corp. ed ha ottenuto un prestito di 30 miliardi di yuan dalla banca centrale, mentre è autorizzato ad essere ampliato fino a 300 miliardi di Yuan.
Intendiamoci, al momento rappresenta una goccia nel mare, siamo di fronte a qualcosa di assolutamente simbolico, visto lo stato del settore, ma intanto il governo ha rotto un tabù, intervenendo a sostegno di un settore afflitto da massicce inadempienze, vendite al palo e un crescente movimento di boicottaggio dei prestiti bancari, anche se al momento attuale siamo nell'ordine del solo 1%/2%.
Il governo ha solo inviato un segnale visto che il debito obbligazionario a breve scadenza, solo dei 12 sviluppatori di cui sopra, ammonta a 742 miliardi di yuan, che è solo una piccola parte dei debiti verso fornitori e acquirenti il quale raggiunge i 4 trilioni di yuan.
Gli appuntamenti micro e macro
Mercoledì toccherà alla Fed comunicare le sue decisioni di politica monetaria, il mercato prezza al momento, un rialzo dei tassi di 75 punti base, ma stanno aumentando le probabilità di un aumento di un intero punto percentuale; poi giovedì uscirà un dato importante sul PIL del 2° trimestre degli Stati Uniti che ci rivelerà se la prima economia mondiale è entrata in recessione tecnica o meno. Per la cronaca: l'indice della Fed di Atlanta stima un rallentamento a -1.6%.
Inoltre, continua la stagione degli utili con 166 società del S&P500 e 197 dell'Eurostoxx, tra cui le megacap americane, comprese le BigTech, oltre alle sorelle del petrolio e le principali società di beni di consumo tipo Unilever, Mondelez, Kraft.
Rimarrà inoltre sul tavolo la questione delle forniture di NorthStream, con tutta la geopolitica delle turbine, mentre tra giovedì e venerdì verrano rilasciati i dati PIL e CPI europei del secondo trimestre.
Da non dimenticare che si chiude il periodo di blackout dei buyback con oltre 5.5$ miliardi al giorno di riacquisti che coinvolgeranno i listini americani per tutta la prossima ottava, mentre gli operatori stanno cautamente chiudendo le esposizioni in vista di questa serie di eventi rischiosi con un VIX che si trova sui minimi annuali.
Cosa aspettarci per questa ottava?
A livello tecnico, abbiamo poco da argomentare, dobbiamo registrare solo la rottura rialzista della congestione ricompresa tra l'area del triplo minimo e area 13200, rottura scatenata dalla notizia che il 21 luglio scorso le forniture del gasdotto NorthStream sarebbero ripartite come da programma e che poi si è alimentata eseguendo tutti gli ordini stop posizionati sopra il margine superiore della congestione.
A livello ciclico questo movimento ha generato gamba 3 del settimanale in corso che si è fermata sulla prima resistenza volumetrica in area 13345. Era partita dal minimo di gamba 2 sul primo target Fibo di 12818.
Dopo il massimo di gamba 3 è partita gamba 4 che si sta sviluppando in laterale tra la resistenza volumetrica in area 13345 e area 13090 e così andrà a chiudere il ciclo settimanale nella seduta di domani o, al massimo intorno alle prime ore della mattinata europea di mercoledì. A meno che un affondo in chiusura del ciclo trimestrale rompa il margine inferiore della congestione, a quel punto i prezzi toccheranno prima 13050 per poi tornare su area 12888 (livelli volumetrici).
Poi col FOMC dovremmo vedere l'inizio di un nuovo ciclo settimanale e trimestrale con il sentiment che, al momento, non è più così negativo come nelle scorse ottave, ma sarà necessaria una conferma dopo i riposizionamenti post-Fed.
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Questa previsione è redatta il 25 luglio con i dati disponibili al momento.
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