Multate Alibaba e Tencent
L'ottava non è inziiata bene per i mercati globali con i trader preoccupati dal ritorno dei blocchi per Covid in Cina, i quali hanno portato le autorità anche ad imporre la vaccinazione obbligatoria in alcune aree e fatto crollare l'equity cinese che si trovava sui massimi ad un mese; mentre gli operatori guardano già al rilascio degli utili del secondo trimestre che inizierà questa settimana.
Grande attesa anche per l'indice dei prezzi al consumo CPI degli Stati Uniti che verrà rilasciato mercoledì e che si prevede in ulteriore rialzo, mentre il dollar index continua a salire scambiando intorno al range più alto del 2020, seguito dal rimbalzo dei Treasury.
A pesare sul comparto azionario cinese, oltre al ritorno del virus, anche le multe ai giganti tecnologici Alibaba e Tencent, comminate dalle autorità cinesi per delle transazioni finanziarie che hanno fatto vivere ai listini di Shanghai la peggiore seduta di contrattazione dell'ultimo mese.
Aspettando il CPI record
Anche i titoli dei casinò sono stati colpiti da forti pressioni dopo che le autorità di Hong Kong e Macao hanno deciso la serrata di tutte le attività non essenziali, vista la diffusione della variante Omicron5. E se tutto ciò non bastasse, dobbiamo anche registrare il rifiuto degli obbligazionisti di China Evergrande Group alla proposta di proproga dei pagamenti del debito.
Nelle scorse settimane, mentre gran parte degli operatori stappavano champagne, vi avevo avvertito dal prendere con cautela le notizie di un "liberi tutti" in Cina, perchè, se ancora non l'avete capito, la politica "Covid Zero" è solo uno spot istituzionale per coprire che Pechino sta continuando ad utilizzare la crisi pandemica per scopi di controllo della società e dell'economia e non si fermerà finchè non avrà raggiunto gli obiettivi prefissati.
Inoltre, come detto sopra, dobbiamo tener conto di un CPI che arriverà al 9%, nuovo massimo a 40 anni, il che rafforzerà l'idea che la Federal Reserve procederà ad un massiccio aumento dei tassi di interesse il prossimo 27 luglio. Intanto, in questa ottava le pubblicazioni delle trimestrali faranno luce sul problema recessione, anche se molti analisti si aspettano che i nodi verranno maggiormente a galla nel secondo semestre, in quanto i dettaglianti stanno iniziando a registrare un calo della spesa dei consumatori.
Il collasso dell'€uro
Come da programma, da oggi il gasdotto NorthStream sarà chiuso per 10 giorni di manutenzione straordinaria, mentre inizia a serpeggiare la domanda se, dopo il periodo di stop tecnico, la Russia riprenderà ad inviare i normali flussi, o, come riportano alcuni esperti, il blocco verrà esteso ad un mese, nonostante che il Canada abbia permesso uno "strappo" alle sanzioni per fornire una turbina strettamente necessaria alla riattivazione dell'impianto.
Uno stop prolungato andrebbe a generare una crisi energetica in Europa, e soprattutto in Germania, con forti ripercussioni sull'apparato industriale e di conseguenza sulla moneta unica. Il cambio EUR/USD è già sprofondato dal massimo della scorsa ottava in zona 1.0460 a pochi pips dalla parità, il cui raggiungimento è solo questione di ore.
E non è detto che la caduta si fermi qui, perchè in caso di shock energetico i prezzi potrebbero dirigersi verso il successivo supporto tecnico a 0.9860, mentre nel caso vengano ripristinati i necessari flussi di fornitura nei tempi previsti potremmo assistere ad un rimbalzo.
Vorrei solo portare la vostra attenzione su un fatto, quando il cambio era in zona 1.20 il governatore Draghi pronunciò la famosa frase del "whatever it takes", mentre ora che i prezzi scambiano vicinissimi alla parità è assordante il silenzio totale di BCE e Commissione Europea.......... ognuno tiri le proprie conclusioni.
Cosa aspettarci per questa ottava?
La scorsa ottava, le borse hanno rimbalzato in modo prepotente, ed ora alcuni operatori si chiedono se comprare in preda alla FOMO in quanto si aspettano una continuazione del rimbalzo, mentre altri aspettano il momento giusto per shortare l'ennesimo rally del mercato orso.
Abbiamo visto che nel primo semestre l'orso è stato molto violento, tanto che, sia molti retail, sia alcuni fondi hedge (soprattutto del settore commodity) sono stati costretti alla capitolazione, quindi fino alla settimana scorsa ero focalizzato nel vendere tutti i rimbalzi. Ora, prendendo come faro il S&P500, dobbiamo constatare che è stato il miglior inizio del terzo trimestre dal 1980 ed i flussi di denaro ci dicono che sono arrivati capitali freschi a Wall Street, mentre le altre macroaree hanno subito deflussi, inoltre sta venendo meno il periodo di black out dei buy back.
Quindi questi dati suggerirebbero che questa volta potrebbe essere diverso, e cioè potremmo vedere Wall Street continuare il rimbalzo, ma la domanda è: il DAX seguirà gli indici americani?
A livello tecnico, gamba 1 del nuovo ciclo weekly è stata fermata da area 12900, come avevo previsto nella scorsa analisi, con dei picchi che hanno lambito area 13000. Detto questo, con l'apertura della presente ottava abbiamo visto l'inizio di gamba 2 che, per il momento non sta dimostrando forza, e forse avrà uno sviluppo breve e laterale.
Per questo motivo, la mia sensazione è di aspettare prima di piazzare nuovi ordini di vendita sul future DAX in quanto i prezzi potrebbero tornare a testare 13000 ed eventualmente spingersi a fare pressioni sulla resistenza in area 13200, quindi meglio riporre, momentaneamente, le armi e preparare le munizioni per il prossimo ruggito dell'orso che dovrebbe arrivare nell'ultima settimana di luglio.
Il ciclo settimanale andrà in chiusura intorno alla seduta di lunedì 18 luglio.
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