lunedì 7 novembre 2022

Previsioni DAX e S&P500- Segnali 7 novembre 2022


Venerdì scorso è stato pubblicato un altro forte rapporto Non-Farm-Payrolls sia per quanto riguarda gli Stati Uniti che per il Canada, mentre in questa ottava è prevista la pubblicazione del dato CPI USA con, ancora una volta, il rischio che i valori risultino superiori al consensus. E' anche vero che esistono forti dubbi sull'attendibilità di tali dati, con la probabilità che i valori reali siano molto più negativi per entrambi, ma sta di fatto che la Fed si basa sui valori ufficiali che sono quelli che vengono pubblicati, quindi la speranza in un cambio di rotta imminente nella policy della Fed rimarrà delusa ancora per molto tempo.

I tori e le false speranze

Ma era proprio questo il motivo che, in queste ultime settimane, ha continuato a sostenere l'azionario, insieme all'altra speranza ventilata che la Cina stesse per abbandonare la politica "Covid zero" e quindi fosse pronta a riaprire i battenti. Il rumor si basava su una esternazione di un ex funzionario della sanità cinese, ora in pensione, e su uno screenshot di un post anonimo. Di fatto, sabato scorso, il governo in conferenza stampa ha smentito le voci del termine della politica "Covid zero" e di seguito è anche giunto l'alert di Apple che avvertiva di un ulteriore rallentamento delle consegne del nuovo Iphone a causa della serrata delle fabbriche cinesi.

Quindi, entrambi i fattori che, insieme ai buyback, hanno guidato questo rimbalzo sono venuti meno, con il future S&P500 mini che nel frattempo è crollato da sopra 3900 in area 3700, prima di rimbalzare su 3800. Ma gli irriducibili rimangono ancora aggrappati al dato CPI che verrà rilasciato giovedì. 

Abbiamo anche visto il VIX scendere per 15 sedute consecutive, nonostante, per l'appunto, S&P500 sia sceso per tutta l'ottava perdendo oltre 200 punti, rimbalzando solo nella seduta di venerdì, grazie alle false voci sulla Cina. Inoltre, nella stessa seduta sia VIX che SPX hanno chiuso entrambi sui minimi a 10 giorni, non succedeva dal lontano 2012. Va ricordato che, da sempre, nessun mercato orso si è concluso senza che il VIX raggiungesse valori sopra quota 45. Voi direte "c'è sempre una prima volta", si, ma è difficile che sia questa.

Rally cinese (in Europa)

In Europa abbiamo visto uno scenario un pò diverso da quello USA, con il future  Eurostoxx50 in rally al +2.08% ed il FTSE100 che ha chiuso l'ottava con un rotondo +4.07%, mentre il future DAX raggiungeva quota 13564 preparando la rampa per l'attacco a 13650 (secondo target di questo rimbalzo) che stamattina è stato mancato solo per 16 punti, con l'accelerazione determinata dal buon dato della produzione industriale tedesca.

A guidare il rimbalzo sono stati i settori del lusso (in Italia, Francia, UK) e dell'industria metallurgica e mineraria (Germania), sempre sulle voci di una riapertura imminente della Cina, che però è stata smentita ufficialmente, come abbiamo riportato sopra.

Come influirà sui mercati l'esito delle elezioni USA?

Oltre al dato CPI USA, tutta l'attenzione, questa settimana, va all'esito delle elezioni statunitensi di mid-term, con il rischio che si presenti uno tsunami di voti per i repubblicani che conquisterebbero la Camera e pareggerebbero al Senato, cosa che preparerebbe la volata ad una vittoria a larga maggioranza di Trump nel 2024.

Al momento, il mercato sconta già un modico recupero di voti da parte dei repubblicani, quindi se l'esito dovesse rispettare le aspettative non dovremmo vedere grande volatilità, mentre se dovessero affermarsi i democratici potremmo vedere un rimbalzo del dollaro e dei rendimenti dei Treasury con un azionario pressoché stabile o in flessione.

Comunque esiste il rischio di dover aspettare qualche giorno per avere il risultato definitivo, a causa dei voti postali, che solitamente sono sempre favorevoli ai democratici. Inoltre, la novità particolare di quest'anno è che le urne saranno controllate dalle unità di sicurezza informatica della Guardia Nazionale in 14 Stati.

Analisi macro-ciclica: dove andranno i prezzi?

Come da tabella di marcia, il ciclo weekly è andato in chiusura sul minimo della seduta del 3 novembre, poco prima dell'apertura di Wall Street, mentre il giorno dopo è iniziato il nuovo ciclo che attualmente si trova in gamba 1, la quale, a breve, dovrebbe lasciare spazio a gamba 2 che vede il primo supporto in area 13486/60.

Mentre i CTA continuano a rimanere venditori netti ed i fondi hedge poco investiti, sarà da valutare l'impatto dei buyback stimati nel range di 3-4$ miliardi al giorno che potrebbero salire a 4-5$ miliardi al giorno dopo le elezioni.

Il consiglio è di cavalcare il rally solo in intraday e rimanendo protetti. Dopo l'esito delle elezioni di mid-term andremo a verificare lo stato di salute di questo movimento rialzista che ha coinciso con l'inizio dei nuovi cicli mensile e trimestrale.

Il ciclo settimanale in corso andrà in chiusura intorno alla seduta di martedì 15 novembre, di seguito i livelli volumetrici da attenzionare:

S&P500 mini

4000

3900

3826

3775

3742

3705

3635

3600

3544

3395


DAX

13785

13620/50

13600

13460

13225

13165

13060

12955

12840

12760

12640

12430

12272

12110

11950

11680

11210

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Questa previsione è redatta il 7 novembre con i dati disponibili al momento.

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