lunedì 18 gennaio 2021

DAX Trading Strategy Weekly 18 ---> 22 gennaio 2021

Bitcoin mira delle mani forti

La scorsa settimana è addirittura scesa in campo l'authority per i mercati britannica, la FCA, per lanciare l'alert che investendo in Bitcoin ci sarebbe il rischio di poter perdere tutto. Come se sugli altri asset invece questa possibilità non esistesse.

Ma va bene, passando oltre, senza dubbio quella che stiamo vedendo sul Bitcoin è una mega-bolla che si sta gonfiando ulteriormente, al netto dei periodici ritracciamenti, ma è figlia diretta di ciò che hanno costruito sui listini azionari.

Forse non è anche quella una gigantesca bolla e anche più pericolosa? Conseguenza degli enormi importi di QE iniettati nell'economia, soprattutto da marzo scorso, che ha portato anche JP Morgan a sentenziare che i livelli raggiunti dal Nasdaq, in special modo, sono insostenibili già sul medio periodo.

E, mentre iniziano a nascere forti preoccupazioni sulla crescita del tasso d'inflazione, basti guardare l'andamento dei rendimenti dei treasuries, sempre più soggetti istituzionali stanno investendo in Bitcoin.

La platea è affollata, anche se questi soggetti non potendo, per motivi statutari, comprare direttamente Bitcoin, investono su asset che replicano l'andamento della cripto, come, ad esempio, comprando quote di fondi che investono in Bitcoin, oppure corporation.

Mentre qualcuno gridava già l'"abbondonare la nave" quando, negli ultimi giorni, Bitcoin è sceso sotto i 30.000$ dopo aver sfondato i 40.000$, le quotazioni hanno dato l'ennesima prova di forza riportandosi sopra i 36.000$.

Tapering e inflazione spauracchi per Wall Street

Verso la fine della scorsa ottava, a Wall Street è salito un certo nervosismo per il piano di aiuti all'economia del neo-presidente eletto Biden, il quale avrebbe deciso un trattamento shock, attraverso una dotazione monstre da 1.9 trilioni di dollari.

Immediata è stata la risposta del rendimento del titolo decennale che è subito rimbalzato dai minimi toccati durante le ultime aste, mentre le borse viravano a ribasso sullo spauracchio di un tapering che l'ultima riunione del FOMC ha fatto stagliare all'orizzonte, ma anche pensando ad un forte aumento dell'inflazione e della tassazione.

Tanto che vari membri della Fed si sono impegnati a rilasciare dichiarazioni con le quali allontanavano tali rischi, ipotizzando un graduale ritiro delle misure in corso solo dopo che l'inflazione avrà raggiunto il target del 2% e lo avrà mantenuto per almeno un anno.

Peccato che le stime parlino di un'inflazione al 3% entro il termine dell'anno in corso, mentre nell'ultima settimana di dicembre il dato rilevato era del 2.5%. Insomma, ci sarebbero tutti i prodromi per vedere una reazione dell'equity come quella di marzo scorso, ma sicuramente le banche centrali riusciranno a dare un ulteriore calcio al barattolo.

Vaccino Pfizer: primi ostacoli

Non aiutano neanche le ultime notizie giunte dal fronte della vaccinazione, in quanto l'authority norvegese per il farmaco ha rilasciato un comunicato ufficiale che riporta il decesso di 23 persone alle quali era stata somministrata la prima dose del vaccino Pfizer-BionTech.

L'esito dato dalle autopsie è che alcuni effetti collaterali del vaccino possono portare a conseguenze serie, finanche la morte, su soggetti non sani o in età avanzata, sarà per questo motivo che contestualmente Pfizer ha decurtato la quantità di dosi che si era impegnata a consegnare?

Nel caso dovessero verificarsi intoppi nel processo di immunizzazione della popolazione, la situazione ripiomberebbe nel caos, con stringenti lockdown diffusi, come quello a cui starebbe pensando la contea di Los Angeles, con chiusura pressochè totale degli esercizi commerciali.

Tutte queste problematiche sono concatenate fra loro e contribuerebbero a creare una reazione a catena, da cane che si morde la coda, in grado di mandare in crash il sistema economico. Noi continueremo a monitorare, considerando anche che si approssima la chiusura del ciclo trimestrale.

Cosa aspettarci per questa ottava?

Come da tabella di marcia annunciata, venerdì scorso è andato in chiusura il ciclo settimanale con i prezzi che hanno fatto un minimo a 13660 prima di dare il via a gamba 1 del nuovo settimanale, attualmente in corso.

Ma facciamo un passo indietro. Nella precedente analisi previsionale avevamo ancora gamba 2 weekly in corso, la quale è andata a prendere il terzo target che avevo dato, cioè area 13800 dove vi era una zona di scarsi volumi.

Da qui, molto faticosamente, dopo un cluster di lateralità, è partita gamba 3 che ha fatto il suo massimo a 14018. Infine venerdì la seduta si è aperta in gap down dando inizio a gamba 4 che ha fatto il target di cui sopra.

Questa mattina, dopo un ritest dei minimi relativi, intorno alle ore 9 è partita gamba 1 del nuovo settimanale che vede il primo target a 13828 poi a seguire 13920 e 14068.

L'attuale ciclo settimanale andrà in chiusura entro la seduta del 28 gennaio, negli stessi giorni dovrebbe andare in chiusura il ciclo trimestrale, secondo i miei calcoli, per cui non andiamo a chiedere troppo alle operazioni LONG. 

Consideriamo anche che Wall Street ha un giorno operativo in meno essendo oggi chiusa per il M. Luther King Jr. Day. Inoltre giovedì prossimo avremo l'appuntamento con la conferenza della BCE. 

Ci aggiorneremo day-by-day.

Situazione aggiornata:

- SHORT in corso @10990

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Questa previsione è redatta il 18 gennaio 2021 con i dati disponibili al momento.

----------LEGGI BENE IL DISCLAIMER----------


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