Draghi è apparso meno preoccupato sull'andamento dell'economia globale rispetto a quello che si aspettavano gli analisti. Ha dichiarato che c'è una frenata in corso ma comunque che le fondamenta della crescita rimangono solide.
Contemporanemante ha rifiutato di scendere nei dettagli dell'operazione di TLTRO3 rimandando al prossimo meeting, per dare tempo alla BCE di rilevare i parametri economici in base ai quali verrà strutturato lo strumento.
Intanto Trump continua a minacciare l'Unione Europea di aumentare le tariffe su 11 miliardi di dollari di importazioni come risposta agli aiuti di Stato che, secondo il governo statunitense, sarebbero stati versati ad Airbus.
Ieri i prezzi di DAX sono rimbalzati su 11946 nel corso della conferenza di Draghi, positività che mi aspettavo, ed ora è proprio su questo livello che si deciderà la direzione del trend. Una rottura rialzista sopra 11946 significherebbe che i prezzi hanno ripreso forza e sono pronti a tornare almeno su 12025 altrimenti i target ribassisti rimangono quelli delineati ieri, il primo è area 11800
STRATEGIA H1: flat, 11946 livello di media importanza decisivo
(tenere un'area cuscinetto di 3/5 punti sul prezzo di attivazione, in base alla volatilità di giornata).
ATTENZIONE: Rilascio di Notizie a Medio Impatto
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