lunedì 27 giugno 2022

Previsioni Mercati Settimana 27 giugno -->1 luglio

E' FOMO a Wall Street

Venerdì abbiamo assistito ad un rimbalzo molto forte con molti di quelli che volevano comprare il minimo che non sono riusciti ad entrare, in quanto aspettavano un minimo ancora più profondo. Questo ha scatenato la FOMO che è sempre deleteria per i trader retail. Questo è stato il rimbalzo di maggior qualità, considerando la liquidità, da oltre un mese, e che potrebbe essere ulteriormente alimentato dai ribilanciamenti per 33$ miliardi che opereranno i fondi pensione entro la fine di questa ottava.

L'indice S&P500 ha guadagnato il 7.5% e ricordiamo che l'ultimo squeeze aveva messo a segno un +9%, quindi, se questo sarà un movimento fotocopia, i prezzi arriverebbero sul livello 4000, che abbiamo visto nelle recenti sedute essere una resistenza molto importante.

Ma il rimbalzo è stato ancora più profondo sul Nasdaq e sui giganti tech come Amazon, Apple e Microsoft che hanno funzionato da traino anche per gli indici europei, mentre i rendimenti dei Treasury sono scesi e petrolio e Bitcoin hanno recuperato posizioni, quest'ultimo tornando stabilmente sopra 21000 contro dollaro.

Fed, ma il tightening?

Insomma un sospiro di sollievo, in attesa di analizzare i dati in uscita per capire se l'inflazione record sia prossima a formare il picco, cosa che farebbe sperare in una Fed che rallenta il passo dei rialzi dei tassi, che è l'unica speranza dei compratori e di Cathie Wood.

Intanto Powell, negli ultimi giorni, ha un pò addolcito la narrativa dicendo che la Fed può evitare una recessione o che un atterraggio morbido sarebbe possibile. Ovviamente, alla Fed sanno bene che questo non è possibile, ma non possono fare altro che mantenere tranquilla la gente utilizzando toni pacati per evitare che piombi nel panico.

In realtà la Fed è completamente spalle al muro e non sa cosa fare, infatti, nonostante tutti i proclami, ha ancora fatto poco e niente contro l'inflazione, Certo, ha alzato i tassi 3 volte portandoli nel range 1.5%-1.7% , praticamente un nulla che non fa neanche il solletico all'inflazione, ma non ha ancora iniziato a ridurre il suo bilancio da 9.000$ miliardi, non ha iniziato a drenare liquidità dal sistema finanziario. Nonostante questo nulla di fatto, le azioni e le obbligazioni hanno cancellato 25$ trilioni di ricchezza, oscurando la perdita di ricchezza avvenuta durante la crisi finanziaria del 2008 ed il crollo della pandemia del 2020.

Avete capito la portata della cosa? Capite che la Fed sta solo bluffando? L'inflazione estrema è destinata a durare ancora a lungo e ci vorrà molto tempo prima che ritorni sotto controllo. Intanto in settimana faremo attenzione ai nuovi proclami di Powell, Lagarde e Bailey che interverranno all'annuale Forum della BCE a Sintra, in Portogallo.

Russia in default?

Sui giornali occidentali si fa un gran fracasso sul fatto che il debito estero della Russia sia andato in default per la prima volta dal 1918 dopo che è trascorso inutilmente il periodo di grazia per il pagamento di 100 milioni di interessi su bond emessi in dollari e euro.

La realtà dei fatti è che la Russia ha inviato il denaro necessario a Euroclear Bank, la banca che avrebbe dovuto occuparsi di distribuire il pagamento ai detentori di bond, ma tale denaro è stato congelato presso la banca stessa, in base alle sanzioni europee per aver invaso l'Ucraina. Quindi, praticamente, Mosca, nonostante abbia inviato le risorse necessarie, non è in grado di pagare i creditori per divieto di un governo terzo, la Commissione Europea.

Mi pare un default alquanto diffiicile da portare avanti, e forse ci sarebbero anche gli estremi per una sanzione nei confronti di Euroclear Bank da parte degli organi internazionali dei pagamenti, ma il dirito ormai non vale più nulla. La Russia comunque ha già trovato la soluzione ed opererà i pagamenti in rubli permettendo subito dopo il cambio in dollari ed euro. Ma già i mercati, che sono più realisti dei giornalisti, avevano snobbato questo sedicente default.

Cosa aspettarci per questa ottava?

Come dicevamo sopra, i future europei sono stati trainati dal forte rimbalzo avvenuto a Wall Street e questa mattina, poco dopo l'apertura, i prezzi del DAX hanno fatto una fiammata su 13365 lasciando però intatti i massimi del 21, giugno prima di ripiegare in area 13100.

Io mi associo a Michael Wilson, equity strategist presso Morgan Stanley, il quale ha detto che questo rimbalzo è solo un altro rally del mercato orso da vendere, come dico da mesi. Questo non significa, andare sulla piattaforma subito e vendere a caso, anche perchè i prezzi potrebbero continuare a salire, oppure reggere i livelli attuali ancora per un paio di ottave. 

Non essendo un rally creato da mani istituzionali non siamo neanche in grado di calcolarne i target Fibo ma possiamo regolarci con l'andamento del S&P500, che abbiamo delineato sopra, sempre tenendo conto che la liquidità ed il sentiment sul mercato europeo non sono proprio identici.

Altra cosa che ci viene in aiuto sono i livelli volumetrici che sono in queste aree:

- 13710

- 13454

- 13394

- 13327

- 13100

- 13027

- 12957

- 12900

- 12515

A livello ciclico siamo in linea con la tabella di marcia, in quanto il ciclo settimanale si è chiuso sul minimo di giovedì scorso e di seguito venerdì è iniziato il nuovo weekly che andrà in chiusura entro la seduta del 6 luglio (gamba 1 in corso). Mentre potrebbe partire una fase di lateralità per l'inizio di gamba 3 del ciclo trimestrale.

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Questa previsione è redatta il 27 giugno con i dati disponibili al momento.


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