Bene, archiviati gli Europei di calcio con la vittoria degli azzurri, da domani ricominceranno a tamburellare con le varianti Covid, siamo arrivati già alla Lambda che sta iniziando a far sentire i suoi effetti in Europa e non solo.
Riecco la pandemia!
A fronte del Regno Unito che ha promesso la fine del lockdown per il 19 luglio, nonostante i 28000 contagi giornalieri, abbiamo già delle aree in nuovo lockdown nelle principali città spagnole e portoghesi, mentre la Grecia si raccomanda a Dio per non buttare alle ortiche la stagione estiva con i relativi introiti.
Ma anche dall'altra parte del mondo abbiamo lockdown selettivi in Cina ed Australia con quest'ultima che ha annullato gli appuntamenti del motomondiale e della Formula1 mentre il Giappone sta pensando a ridurre a 5000 unità per gara olimpica la partecipazione di pubblico negli stadi.
Insomma, pare che banche centrali e contagi vadano di pari passo. Proprio mentre l'inflazione colpisce chiamando l'inizio del tapering e si avvicina il D-Day a settembre per la scadenza dei programmi federali di sostegno al reddito e all'occupazione ecco che si registra una recrudescenza dei contagi.
Con tanto di presidente Biden che appare in TV nel giorno dell'Indipendenza ammettendo candidamente di aver fallito l'obiettivo del 70% di popolazione vaccinata entro tale data e gettando pessimismo, quando fino a ieri era l'alfiere della ripartenza.
Sembra quasi che si attenda una nuova ondata pandemica al fine di non parlare più di tapering e rimandare la scadenza dei programmi di aiuto federale nonostante Bloomberg abbia comunicato che le primi tre banche centrali al mondo ovvero Federal Reserve, BCE e Bank of Japan insieme hanno raggiunto un bilancio record di 24 trilioni che suona tanto come punto di non ritorno. Di questi 24 triliardi addirittura 9 sono quelli relativi al contrasto alla pandemia, in quasi un anno di tempo, cioè più del doppio rispetto a quanto messo in campo per arginare la crisi del 2008.
Ed ora è impossibile ingranare la retromarcia e dichiarare un tapering, anche se soft, a meno di non accettare un crollo delle borse con relativi effetti, che, sia chiaro, per quasi tutti gli esperti sarebbe salutare per mercati su livelli del tutto incompatibili con la reale situazione economica.
Infatti la Cina, seppur in modo molto ovattato ha già iniziato a ritirare un pò di liquidità ed a fare un repulisti tra le cosiddette zombie firm ed a quanto sembra sarà chiamata a fare il lavoro sporco anche per l'Occidente dove si continua a calciare in avanti il barattolo.
BCE: policy review delude
Infatti, se si va a vedere il piccolo tonfo degli indici europei la scorsa settimana, si è trattato della reazione di delusione del mercato a quanto uscito dal meeting straordinario di policy review della BCE. Mentre il mercato si attendeva la sospensione della scadenza del PEPP causa aumento contagi e l'utilizzo dell'envelop
Quindi i mercati bramano liquidità, anche in questa fase dove i volumi sono sottili, per consolidare gli attuali livelli e continuare a battere nuovi record mentre la BCE se ne è uscita semplicemente con review del target inflazionistico al 2% con possibilità di sforamento temporaneo. Praticamente un mettere nero su bianco qualcosa che era già implicitamente accettato e avvenuto. e l'atra chicca è l'ufficializzazione dell'attenzione ai cambiamenti climatici nelle scelte di politica monetaria, ovvero il nulla assoluto a livello economico, diverso a livello sociale.
E provoca ilarità vedere che nelle minute della Fed pubblicate mercoledì scorso si parla di un board diviso nell'implementare un soft-tapering nel prossimo futuro, forse già in autunno quando saranno appena terminati i programmi federale e statali di sostegno, se non altro perchè Powell non è Greenspan e l'abbiamo visto in questi anni.
Main Street piange
Intanto iniziano a vedersi i primi effetti nel mondo reale e c'è chi si porta avanti come Wells Fargo, uno dei principali istituti bancari e del credito statunitensi che di punto in bianco ha avvisato i propri clienti della completa chiusura delle linee di credito personali. Queste sono praticamente degli scoperti autorizzati di conto che possono raggiungere anche diverse decine di migliaia di dollari e che vengono usate da main street sostanzialmente per tutti quei bisogni che richiedono una fonte di finanziamento rapida oltre che per coprire i buchi dell'utilizzo delle carte di credito.
Nella stessa comunicazione la banca ha anche reso noto che tale chiusura potrebbe inficiare il merito creditizio del cliente che avrebbe così negata la possibilità di ottenere uno strumento di finanziamento analogo presso altri istituti o di ottenerlo a condizioni favorevoli.
Insomma, Wells Fargo si è cautelata nel caso che veramente a settembre prossimo scadano i programmi di aiuto al reddito e all'occupazione mentre la classe media si ritroverà con la linea di credito chiusa, eventualmente da rimborsare con interessi, e senza sussidi. Inoltre, anche con probabile inizio di tapering, non la vedo bene ne possibile.
Cosa aspettarci per questa ottava?
Non c'è soluzione di continuità, i prezzi del future DAX continuano a rimanere intrappolati nella congestione tra 15400 e 15740 muovendosi da un margine all'altro.
Come il 6 luglio quando abbiamo visto i prezzi tornare a testare il margine inferiore segnalando la chiusura dei cicli settimanale e mensile, a cui ha fatto seguito un immediato recupero con i prezzi che si riportavano sul margine alto dando vita a gamba 1 del nuovo ciclo settimanale.
Infine avevo avvertito che l'avvicinarsi del vertice del triangolo il 9 luglio in concomitanza con il meeting straordinario della BCE avrebbe potuto determinare un'esplosione dei prezzi con potenziale target ribassista a 15291.
Nella seduta del 8 luglio il mercato eseguiva alla lettera con una seduta quasi unidrezionale facendo un minimo di giornata su 15288, ottimo direi!
Anche gamba 2 weekly era fatta ed allora via alla chiusura d'ottava con ennesimo short squeeze che riportava i prezzi sul margine superiore della congestione, con gamba 3 weekly che sta continuando anche oggi ma che dovrebbe essere agli sgoccioli come estensione anche se di spazio temporale ne ha ancora quanto ne vuole considerato che il ciclo settimanale andrà in chiusura entro lunedì 19 luglio.
Oggi è partito anche il ciclo mensile, ecco il perchè di tanta forza rialzista, che sta aggiornando i record candela dopo candela. I prezzi hanno già battuto il secondo target 15751 e nel caso dovessero rompere la congestione a rialzo il prossimo target record sarebbe 15969.
Vi invito comunque ad usare prudenza per i volumi sottili ricordandovi che siamo nella parte finale del ciclo trimestrale che andrà in scadenza nella prima decade di agosto ed i prezzi non hanno ancora rotto la congestione.
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Questa previsione è redatta il 12 luglio con i dati disponibili al momento.
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