lunedì 14 marzo 2022

Previsioni Mercati Settimana 14-->18 marzo

Sarà un'ottava turbolenta

E' iniziata un'ottava piena di dati: si parte domani con l'indice ZEW Economic Sentiment Eurozona e Germania ed il dato PPI USA, poi mercoledì il FOMC procederà al primo aumento dei tassi federali e potrebbe partire il conto alla rovescia per il default della Russia, per chiudere poi venerdì con le Tre Streghe.

Vedremo la prima pubblicazione di un PPI a due cifre dopo decenni, il consensus infatti è per il 10%, ma occhio anche al dato sulle vendite al dettaglio che verrà rilasciato mercoledì; sarà difficile che questi dati cambino la disposizione del FOMC ma saranno determinanti per tracciare la traiettoria futura dell'economia e dell'inflazione.

Sempre mercoledì due Eurobond russi staccheranno le cedole, anche se relativamente piccoli potranno essere determinanti per far partire il periodo di grazia di 30 giorni entro il quale l'emittente ha ancora tempo per pagare gli impegni prima che sia innescato il default.

Infine, venerdì andranno in scadenza opzioni per un nozionale di 3.3 trilioni di dollari nel bel mezzo di una liquidità ai minimi storici, quindi sono attesi mercati molto turbolenti, essendo già sottoposti a stress a causa dei continui proclami relativi alla crisi ucraina.

Fed disarmata contro l'inflazione

La Federal Reserve ha terminato il suo ultimo round di QE il 9 marzo acquistando circa 4$ miliardi di Treasury a breve termine, dopo che da marzo 2020 il suo bilancio è aumentato di ben 5$ trilioni a causa del QE pandemico. Gli acquisti ovviamente continueranno ma solo per sostituire le obbligazioni che man mano andranno in scadenza, consolidando così il suo bilancio.

Come abbiamo avuto modo di ragionare in questi mesi, il programma di quantitative easing della Fed è stato il più forte driver per l'aumento continuo degli asset azionari, e lo sa bene chi, contrariamente, aveva deciso di scommettere contro la Fed. Ora si teme, come accaduto ogni volta in passato, che concludendo gli stimoli si abbia un impatto negativo sui mercati.

Ma la differenza, questa volta, è l'alta inflazione, più alta degli anni '70, che sta già restringendo la policy monetaria molto rapidamente. Ed un aumento dei tassi, che sono ancora a zero, andrà ulteriormente ad acuire questa condizione. L'inflazione era un problema già prima di vedere il petrolio toccare i 120$ ed i prezzi del grano andare sulla luna, ora può solo peggiorare la qualità di vita dei consumatori.

Tutto questo scenario lascia poco spazio alla Fed per alzare i tassi prima che l'economia domestica cada nuovamente in recessione ed il rischio più elevato è quello della stabilità finanziaria in un sistema finanziario col leverage più alto di sempre.

ONU lancia allarme sulla carenza di beni alimentari

Poche ore fa l'agenzia Interfax ha battuto la notizia che il ministro dell'agricoltura russo ha comunicato che Mosca potrebbe vietare le esportazioni di grano, segale, orzo e mais dal 15 marzo al 30 giugno. Questo quanto comunicato dall'ufficio stampa del ministero a Interfax:

"Il ministero dell'Agricoltura, insieme al ministero dell'Industria e del Commercio, ha redatto una risoluzione governativa che prevede un divieto temporaneo di esportazione di colture cerealicole di base dalla Russia dal 15 marzo al 30 giugno dell'anno in corso compreso".

Negli Stati Uniti ci sono già problemi per le forniture di fertilizzanti, con le aziende agricole che stanno switchando su colture che hanno bisogno di meno nutrienti, quindi non è escluso che gli USA possano andare incontro ad una carenza di cibo. Il problema era già presente prima della crisi in Ucraina, con le fabbriche di fertilizzanti che avevano sospeso la produzione, i colli di bottiglia nella supply chain e le condizioni meteorologiche avverse.

Ora su questa situazione si innesta lo shock delle forniture ucraine e l'ONU già avverte che i prezzi globali degli alimentari potrebbero salire di un ulteriore range tra l'8% e il 20% dai massimi record attuali.

Come se non bastasse, una enorme nave portacontainer della compagnia Evergreen si è arenata domenica notte a poca distanza dal porto di Baltimora, con il risultato che ora il traffico navale nel canale sta procedendo a rilento, a senso unico alternato.

Cosa aspettarci per questa ottava?

Gamba 1 del ciclo weekly iniziato l'8 marzo ha toccato il target 13952 molto velocemente, prima di invertire per generare gamba 2 che è stata fermata dal supporto volumetrico a circa 50 punti dal primo target Fibo 13222.

Da qui, un nuovo veloce rimbalzo ha fatto inziare gamba 3, ancora in corso, che ha rotto venerdì i massimi di gamba 1 e li ha ritestati questa mattina. Per ora, la resistenza volumetrica in area 13860/14040 sta fermando l'avanzata dei prezzi e nelle prossime ore potrebbe partire gamba 4 per chiudere il ciclo settimanale entro la seduta di venerdì 18 marzo.

E' difficile fare una previsione accurata questa volta, per diversi motivi:

- HFT che reagiscono ad ogni news proveniente dal fronte ucraino

- Azionario USA decorrelato da quello europeo

- Riunione FOMC

- Scadenze tecniche delle Tre Streghe.

Sarà necessario aggiornarci step by step sul gruppo Facebook, ma intanto andiamo a riepilogare i livelli volumetrici più interessanti:

area 13860/14040

area 13435/13575

area 13235

area 12895

area 12490

Intanto i prezzi sembrano in congestione tra 13260 e 14090 sul daily ed abbiamo un gap da chiudere in area 13550. Non è da escludere una correzione nuovamente su 13000 e credo che quando i prezzi riprenderanno la discesa, area 12220 sia un target molto probabile.

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Questa previsione è redatta il 14 marzo con i dati disponibili al momento.


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