lunedì 7 marzo 2022

Previsioni Mercati Settimana 7-->11 marzo

Le news provenienti dall'amministrazione Biden, le quali riportano che quest'ultima starebbe pensando di porre dei limiti all'import di greggio russo hanno avuto una forte onda d'urto sui mercati, non solo su quelli delle commodity. Già nella notte tra domenica e lunedì i future petroliferi hanno aperto in forte rialzo con il crude WTI che ha raggiunto i 130$ ed il Brent che ha anche messo la testa sopra, mentre i future azionari aprivano in gap down.

Crisi energetica, rischio recessione globale

Ma ad attirare l'attenzione sono i future europei del gas naturale che sulla piazza olandese (è la borsa più liquida a cui fa riferimento anche la nostra ARERA) il natgas ha visto un aumento del 64% a 335€ per megawattora, cioè è come se un barile di petrolio costasse 600$ rapportandolo.

Sulla questione energetica è sceso in campo anche Elon Musk chiedendo agli Stati Uniti di aumentare immediatamente la produzione di natgas e petrolio ed all'Europa di riattivare subito le centrali nucleari, aggiungendo che "tempi straordinari richiedono interventi straordinari" per non danneggiare l'economia nazionale e internazionale.

Beh, concetti di buon senso, anche se ormai è troppo tardi, perchè sembrerebbe proprio che gli Stati Uniti entreranno in recessione alla fine di quest'anno o, al più tardi, all'inizio del 2023. Secondo il dipartimento studi della Fed, il predittore più accurato per questo è il rapporto tra i rendimenti del Treasury a 10 anni  e quelli del T-bill a 3 mesi. Quando questa curva di rendimento scende sotto lo 0% gli USA entrano in recessione, e la brutta notizia è che questa curva sta scendendo velocemente ed ha invertito a ribasso verso quel pericoloso 0%  indicando l'arrivo di una nuova recessione.

Da notare che le ultime due volte che questo è successo abbiamo avuto due crolli dei mercati finanziari, il segnale anticipa il crollo di un range compreso tra 6 e 9 mesi, questo ancora una volta significa che possiamo attenderci un crollo tra la fine del 2022 e l'inizio del prossimo anno.

Margin call e scarsa liquidità

Tanto che, oggi, l'amministrazione Biden ha, per la prima volta, rotto il silenzio, attraverso il sottosegretario per le finanze interne Liang, il quale intervenendo a Washington, alla conferenza annuale dell'Institute of International Bankers, ha parlato dello stato del sistema finanziario americano rispetto anche alle stablecoin e al climate change mostrando attenzione per la crescente tensione nel mercato finanziario. Anche se per il momento, gli investitori stanno facendo fronte ai livelli di margine aumentati e le preoccupazioni per la solvibilità di istituzioni finanziarie nazionali rimangono sotto controllo.

Sostanzialmente, continua, i mercati continuano a lavorare bene mentre il sistema finanziario lavora per l'implementazione delle mega-sanzioni alla Russia, anche se si nota un allargamento degli spread bid-ask e aumentano i costi di finanziamento dei prestiti non garantiti.

Il sottosegretario quindi ha descritto una situazione relativamente tranquilla, ma se andiamo a vedere il future mini-S&P500, il più liquido del mondo, noteremo che la liquidità è caduta sui minimi del crollo di marzo 2020 e non mostra segni di rimbalzo.

Cathie Wood ammette la disfatta

Cathie Wood, torniamo a parlare ancora di lei, perchè ne ha combinata un'altra grossa sul petrolio, ammettendo oggi la sconfitta sul target a 12$/barile che aveva dato sul petrolio, quando oggi il Crude WTI ha invece raggiunto i 130$/barile.

Ricordate quando nel 2020 il petrolio ha raggiunto prezzi in negativo all'inizio della pandemia? Sulla scorta di questo lei il 15 luglio ha pubblicato questo tweet:

"La domanda di petrolio ha probabilmente raggiunto un picco secolare l'anno scorso e, grazie ai veicoli elettrici, ora è in "declino" secolare. Anche se ARK non ha previsioni formali, credo che i prezzi del petrolio siano sulla via del ritorno a 12 dollari, il livello raggiunto dopo la crisi del cartello petrolifero del 1973, o inferiore, ora che i veicoli elettrici stanno decollando."

Dopo questo tweet i prezzi del petrolio hanno iniziato un ripido rialzo e non sono più tornati indietro.......bella previsione, bel timing.........un altro disastro!

Allora stamattina con un altro tweet ha ammesso l'errore, ma leggete, la toppa è peggio del buco:

"Ho sbagliato lo shock dell'offerta". "Detto questo, lo spostamento accelerato verso il trasporto elettrico distruggerà il consumo di petrolio sul lungo termine".

Ovviamente ha usato la scusante che l'esplosione dei prezzi del petrolio derivano da una politica di incertezza dell'amministrazione Biden, e poi dalla crisi ucraina, proprio sfortunata questa ragazza! Intanto sbaglierà anche la previsione sulla diffusione dei veicoli elettrici vista l'esplosione dei prezzi di metalli e terre rare che sono i materiali con cui si costruiscono le batterie; insomma, anche la sua chiamata per una crisi grave dei prezzi delle materie prime si sta dimostrando enormemente errata.

Nel frattempo è impegnata a difendere il suo fondo di punta ARKK dicendo che vede rendimenti spettacolari nei prossimi 5 anni, ma intanto sono abissali. Parliamo di una perdita del 39% solo da inzio 2022 ed una perdita di circa il 48% ad 1 anno.

Come sapete, chi scrive è già da mesi bullish sul petrolio con primo target sul lungo termine a 180$ e successivo a 200$, e sono in buona compagnia visto che JPMorgan prevede un target a 185$/barile.

Cosa aspettarci per questa ottava?

Il ciclo settimanale sul future DAX si è chiuso questa mattina con la reazione in gap down in apertura d'ottava ad una possibile decisione dell'amministrazione Biden di limitare le importazioni di greggio e natgas dalla Russia.

Precedentemente gamba 4 weekly aveva rotto il forte supporto volumetrico in area 14050-13750 andando a toccare l'ultimo target che avevo indicato 13066. Questa mattina il minimo è stato aggiornato a 12430 e dopo i prezzi hanno rimbalzato sulla resistenza volumetrica in area 13200, dalla quale sono nuovamente stati respinti a ribasso.

Dal supporto volumetrico di area 12570 dovrebbe iniziare il nuovo ciclo settimanale che punterà dapprima nuovamente sulla resistenza volumetrica in area 13200 e, se riuscirà ad abbatterla, il target successivo potrebbe essere la chiusura del gap in area 13600. Appena possibile calcoleremo i target Fibo precisi, all'interno del gruppo Facebook.

La volatilità rimarrà elevata anche a causa della liquidità sottile, ci aspettiamo ancora un ciclo weekly ribassista, a meno di colpi di scena riguardo alla crisi in Ucraina, ed un target rilevante potrebbe essere 12080.

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Questa previsione è redatta il 7 marzo con i dati disponibili al momento.


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