martedì 14 febbraio 2023

Previsioni DAX e S&P500- Segnali 14 febbraio 2023

L'inflazione USA rialza la testa

Il dato CPI di oggi, atteso con molta attenzione per avere una conferma dell'inversione a ribasso dell'inflazione, ha deluso le aspettative dei tori, rispettando le previsioni di +0.5% per il dato mensile e +0.4% per quello core, mentre il dato anno su anno ha addirittura battuto il sentiment che era del 6.2% portandosi al 6.4%.contro il precedente 6.5%.

Ebbene, come avevamo detto da alcune settimane, ci aspettavamo che l'inflazione avesse terminato il ritracciamento e ricominciasse il trend primario, in quanto tutto il ribasso era stato determinato dall'inversione dei prezzi dell'energia, grazie al fatto che Biden aveva dato fondo alla Riserva Strategica Nazionale, allo scopo, appunto, di calmierare i prezzi dell'energia. L'obiettivo è stato raggiunto nel breve termine ma ora, venuto meno l'effetto, i prezzi dell'energia hanno ricominciato a correre, anche a causa della riapertura della Cina, e con essa l'inflazione.

Il dato ha generato molta volatilità nell'immediato, in quanto gli investitori erano fortemente rialzisti, aspettandosi un numero sotto le previsioni, quindi i prezzi del S&P500 hanno tentato dapprima di testare la resistenza di 4200 per poi invertire e cercare la rottura di 4100, al momento senza esito; indi per cui i prezzi continuano a muoversi tra i due livelli 4100 e 4200. 

Anche Bank of America nel suo report ammette che l'aumento del CPI è stato guidato da due componenti: l'energia e gli alloggi, i quali insieme rappresentano il 75% dell'aumento dello 0.5%. Di conseguenza le aspettative di rialzo dei tassi tornano ad essere hawkish con il tasso terminale che adesso viene stimato vicino al 5.25% e si prevede meno di un taglio per la seconda parte di quest'anno. Le probabilità di un rialzo di un quarto di punto a maggio e giugno sono salite rispettivamente al 82% e al 59%. Nel frattempo i rendimenti dei titoli del Tesoro sono in rialzo, guidati dalla fascia breve.

Il Bear Market come l'Araba Fenice

La maggioranza degli addetti ai lavori dà per morto il bear market ma è davvero così? 

Penso che lo scopriremo relativamente presto, poichè se andiamo ad analizzare l'S&P500 notiamo immediatamente che per continuare il rialzo i prezzi hanno bisogno di effettuare un pullback verso la famigerata trendline che unisce gli ultimi minimi. Una correzione di questo tipo andrebbe ad eliminare l'ipercomprato presente sui vari oscillatori, a far si che gli orsi ricarichino gli short e ufficializzerebbe la trasformazione da resistenze in supporti. A quel punto mancherebbe solo la conferma data dalla rottura dell'ultimo massimo relativo per volare verso 4300 e 4398.

Nel caso in cui, invece, i prezzi tornino sotto la trendline, con le medie mobili che riprendono la curva al ribasso verrebbe certificata la permanenza del bear market in direzione del ritest dei minimi dell'anno scorso e quindi che il rimbalzo è stata solo una trappola.

Analisi macro-ciclica: dove andranno i prezzi?

Come avevamo previsto nella scorsa analisi previsionale, il future S&P500 ha toccato un top entro la prima metà di febbraio. Il rialzo è stato fermato dalla forte resistenza di area 4200/4280 ed ora i prezzi stanno consolidando tra quest'ultima ed il supporto di 4100. Questo è il livello da monitorare questa settimana, in quanto la sua rottura porterebbe i prezzi a ritestare quota 4000 e di seguito la trendline (di cui parlavamo sopra) in area 3950/3930.

Su DAX il rimbalzo è stato fermato dalla resistenza in area 15710 che ha rimandato i prezzi nella congestione daily iniziata il 2 febbraio, il cui limite inferiore è rappresentato dal supporto volumetrico di area 15330. Da rivelare che sui mercati europei la situazione rimane più rosea rispetto a Wall Street in quanto ancora non si vedono appieno gli effetti della politica restrittiva della BCE, comunque anche sul future DAX dovremmo avere raggiunto un top dal quale prenderà il via una nuova profonda fase ribassista. Ovviamente non domani e probabilmente neanche la prossima settimana, ma già la finestra inizio marzo/metà aprile ha alte probabilità che ciò avvenga.

Per quanto riguarda il ciclo settimanale, quello precedente si è chiuso sul minimo di venerdì scorso e ieri è iniziata gamba 1 del nuovo weekly che ha toccato il top oggi, quindi nelle prossime ore, al netto di qualche ritest, vedremo l'inizio di gamba 2 che troverà i primi target volumetrici a 15400 - 15330 e 15185/150. 

L'ottava è prevista in fase consolidamento/ribassista almeno fino a venerdì, mentre il ciclo weekly andrà in chiusura intorno alla seduta del 23 febbraio.

Di seguito i livelli volumetrici:

S&P500 mini

4398

4280

4200

4134

4050/4080

4000

3960

3900

3873

3826

3775

3742

3705

3635

3600

3544

3395


DAX

15870

15770

15710

15630

15400

15330

15250

15155

15090

14690

14530/14610

14455

14330

14055

13945

13695

13620/50

13600

13440

13225

13165

13060

12955

12840

12760

12640

12430

12272

12110

11950

11680

11210


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Questa previsione è redatta il 14 febbraio con i dati disponibili al momento.


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