lunedì 15 novembre 2021

Previsioni Trading Strategy Settimanale 15--->19 novembre 2021

El-Erian infierisce sulla Fed

El -Erian ha avvertito sulla rete televisiva CNBC che la Fed sta perdendo di credibilità per la sua insistenza nel portare avanti l'aggettivo "transitoria" parlando dell'inflazione. "Penso che la Fed stia perdendo di credibilità" ha ripetuto anche oggi davanti al pubblico del forum ADIPEC dell'industria energetica ad Abu Dhabi.

Ha proseguito asserendo che la Fed ha sbagliato la sua posizione sull'inflazione, quando l'inflazione crescente sta minacciando l'agenda economica del governo del presidente Biden oltre ad aver seriamente colpito i lavoratori poveri, i cui salari sono stati erosi dall'esplosione dei prezzi al consumo.

Il capo economista di Allianz si aspetta che la banca federale recuperi il tempo perduto iniziando a preparare il pubblico ad un rialzo dei tassi piuttosto vicino, seguendo l'esempio di altre banche centrali, come quelle di Australia e Norvegia..

In effetti, ad oggi, mentre l'economia stenta a decollare per una serie di problematiche che tutti conosciamo, dai bottlenecks lungo la catena di fornitura, alla crisi dei microchip, fino ai prezzi esorbitanti dell'energia, la Fed mantiene ancora i tassi a zero.

Se invece fosse, come essa afferma, che l'economia è forte perchè Powell dice che non crede di poter alzare i tassi fino al secondo trimestre del 2022; nella migliore delle tempistiche? Se la rotta dovesse invertirsi e la ripresa fare retromarcia la riserva federale si troverebbe veramente senza nessuna arma di contrasto.

Arginò la crisi del 2008 abbassando i tassi che però si trovavano sopra il 5% e l'economia correva poco sotto il 6%, ora i tassi possono essere solo portati in negativo, il QE è ancora in corso ed ha acquistato ogni tipo di strumento finanziario, compresi quelli che andavano oltre il proprio vincolo di mandato.

Evidentemente, io spero, il FOMC, di concerto col Tesoro, staranno seguendo un piano che ai comuni mortali non è dato conoscere, mentre l'ondata inflazionistica continua a peggiorare, altrimenti sta correndo dritto verso il precipizio senza paracadute.

L'inflazione a 5 anni anni ha appena raggiunto il 3.11% livello addirittura più alto del periodo pre-crisi del 2008 quando il mercato immobiliare era in bolla spaziale, garantita dai mutui subprime, ed il petrolio puntava dritto sui 150$ il barile. La memoria di come andò a finire è ancora fresca, la più grave crisi dal 1929, ma, se non stanno seguendo un piano B in gran segreto, stavolta sarà molto peggio.

Musk vende e Tesla fa -20%

Per fortuna che a metterci qualche dubbio ci sta pensando Elon Musk, il quale dopo un sondaggio su Twitter, la settimana scorsa, dove ha chiesto se avesse dovuto vendere le proprie azioni Tesla, ha dato seguito al suggerimento degli utenti mollando 6.9$ miliardi di titoli del produttore di veicoli elettrici. Il fratello aveva già liquidato il suo pacchetto un paio di giorni prima.

Il titolo Tesla ha aperto oggi l''ottava in perdita del 4% mettendo alla prova, ancora una volta, il supporto psicologico dei 1000$, registrando una perdita di oltre il 20% dai massimi record di inizio mese, con buona pace di Cathie Wood che compra imperterrita ogni nuovo dip (o quello che lei pensa sia un dip).

Magari arriverà l'ennesimo short squeeze che la riporterà in pari, o magari no, ma un investimento non si fa con la speranza di chiudere in pari.

L'ottimismo tedesco sostiene il DAX

Spostandoci in Europa, vediamo come la lettura dell'indice ZEW sta facendo sovraperformare il DAX rispetto agli omologhi di Wall Street. Nonostante l'arrivo conclamato della quarta ondata pandemica ed i nuovi lockdown già scattati in alcuni Paesi, mentre vengono messe in forse le festività natalizie, l'aspettativa della fiducia delle imprese saliva a 31.7 dal precedente 22.3 di ottobre ed un consensus a 20. Ed oltre alla nuova epidemia di Covid che estenderà lo stato di emergenza, abbiamo anche un'inflazione dei prezzi all'ingrosso ai massimi dal 1974 e stime del PIL in discesa, alla faccia dell'inflazione transitoria che avrebbe colpito in modo più blando l'Europa rispetto agli USA.

Grazie a questo clima di ottimismo il future DAX viaggia sulle linee di vetta, aggiornando i record candela dopo candela.

Cosa aspettarci per questa ottava?

I prezzi si trovano sul nuovo massimo record formato oggi a 16145 ancora in gamba 1 del ciclo settimanale e stanno tentando di rompere la congestione ed accelerare ulteriormente. Il grafico rimane ancora saldamente a rialzo e la salita potrebbe continuare fino al 25 novembre, pompata anche dalla stagione dei buybacks negli USA.

In caso di accelerazione il prossimo target Fibo è sempre 16211 il quale si trova in territorio inesplorato quindi i volumi li verificheremo solo in tempo reale.

Il ciclo weekly andrà in chiusura entro la seduta di lunedì 22 novembre, quindi possiamo aspettarci un nuovo massimo relativo nella seduta di giovedì prossimo o venerdì mattina e poi una fase di lateralità/ribasso fino a chiusura ciclo.

Come sempre, per gli aggiornamenti day-by-day puoi seguirmi sul gruppo facebook, al quale puoi iscriverti gratis cliccando il banner blu qui nella colonna di destra e sul mio profilo Instagram @maxvantaggio

Questa previsione è redatta il 15 novembre con i dati disponibili al momento.

----------LEGGI BENE IL DISCLAIMER----------

Nessun commento:

Posta un commento