martedì 14 dicembre 2021

Previsioni Trading Strategy Settimanale 13--->17 dicembre


L'inflazione non molla

Dal dato sui prezzi alla produzione è arrivata una doccia gelata che ha rotto la narrazione costruita sul dato CPI della settimana scorsa, in forte aumento ma venduto come una notizia buona che confermava la ripresa economica in atto. Il PPI ha stampato un aumento record a +9.6% anno su anno, ben oltre le aspettative che erano del +9.2% e ben sopra la lettura precedente del +8.6%.

Peggio ha fatto il PPI Core ex-alimentari ed energia con un aumento del 7.7% su base annua contro il consensus del +7.2% e la lettura precedente che si attestava al +6.8% mentre quello che esclude cibo, energia e commercio ha toccato il +6.9% su base annua contro il +6.3% delle attese.

Ecco perchè non possono più nascondere la testa sotto la sabbia continuando a dire che l'inflazione è transitoria e per di più dovrà ancora peggiorare prima di migliorare.

Rialzo Tassi: le previsioni di MS e GS

Mentre siamo giunti alla settimana delle banche centrali, Morgan Stanley avverte che un'accelerazione sul Taper da parte della Fed scatenerà il caos sui mercati nei prossimi 3/4 mesi. La banca è molto meno ottimista dei colleghi di Goldman Sachs che, nonostante abbiano aggiornato anticipando di un anno i primi rialzi dei tassi, continuano ad attendersi che la crescita continuerà l'anno prossimo e che l'indice S&P500 toccherà i 5100 punti entro fine 2022.

Differentemente, Morgan si aspettava, fino allo scorso weekend, che la Fed rimanesse ferma senza fare rialzi nel 2022, mentre ora ha cambiato idea e propende per due aumenti dei tassi il prossimo anno ma prevede che l'indice S&P500 chiuderà il 2022 a 4400 punti.

La stessa divergenza si nota quando, nelle ultime ore, Goldman ha comunicato che sta per iniziare un forte rally di Santa Claus mentre Morgan, stamattina, ha accentuato la sua visione ribassista avvertendo che "il cardine della Fed verso un programma di tapering più aggressivo pone un rischio maggiore per i prezzi degli asset di quanto la maggior parte degli investitori creda. "

Non è tutto oro ciò che luccica

Mentre ci dirigiamo verso la chiusura di questo anno di borsa, molti sperano che il rally di Natale porti ancora profitti ai già eccessivi guadagni visti quest'anno, per altri (vedi Cathie Wood ad esempio) c'è la speranza di recuperare delle perdite astronomiche.

Se volessimo fare un riassunto dell'anno che si sta chiudendo, potremmo dire che il mercato è salito di quasi il 26% ed ha visto un paio di fisiologiche correzioni del 5% lungo il cammino, traendone quindi il risultato che sia stata un'ottima annata per tutti i titoli. O almeno questo direbbe chi si fosse fermato solo alla copertina.

In realtà, c'è solo un problema chiamato capitalizzazione di mercato che viene calcolata moltiplicando il prezzo di una società per il numero delle azioni in circolazione, quindi i grandi titoli ponderati per la capitalizzazione di mercato restituiscono un'illusione della performance dell'indice stesso.

Mi spiego meglio, tutti i principali indici di mercato, ad esclusione del Dow Jones, sono ponderati per la capitalizzazione di mercato, quindi quando il prezzo delle azioni di una società si apprezza, il titolo diventa un componente più significativo nel fissare il valore di mercato complessivo dell'indice.

Allo stato attuale, i primi 10 titoli dell'indice S&P500 comprendono più di 1/3 dell'intero indice, quindi se non fosse stato per i rialzi di grandi aziende come Apple, Nvidia, Microsoft, Google, Tesla, il rendimento finale dell'indice S&P500 sarebbe stato molto diverso.

Se andiamo a vedere invece i titoli maggiormente scambiati tra i retail noteremo che sono scesi notevolmente dai rispettivi massimi a 52 settimane mentre S&P500 correva forte nel 2020 ed ha continuato a correre anche nel 2021, avviandosi a chiudere l'anno in corso abbontamente sopra il 20%.

Poi sembra che io ce l'abbia personalmente con Cathie Wood, ma non faccio altro che riportare i dati, il suo ARK Innovation Fund ha perso il 20% a fronte del S&P500 che ha guadagnato il 26% e ci ricordiamo quando nel 2020 è stata osannata da tutti i media come Miglior Investitore dell'Anno inducendo i Millennials a investire a frotte nel fondo che avrebbe inseguito i titoli tecnologici della generazione ventura.

Cosa aspettarci per questa ottava?

La manipolazione da intervento di ultima istanza, di cui parlavamo nella precedente analisi su questo stesso blog, ha dato fiducia ai retail buy-only costringendo i fondi hedge ribassisti a coprire le proprie posizioni col risultato che il prezzo del S&P500 è tornato sopra 4700. Ma attenzione perchè l'aggancio agli ultimi massimi record è stato rifiutato ed al momento l'indice sta perdendo oltre l'1% dopo la bull-trap di apertura ottava ed il Nasdaq cede circa il 2%.

Con le stesse tempistiche, sul future DAX il 6 dicembre era partita gamba 1 del nuovo ciclo weekly, la quale andava ad innestarsi in gamba 1 del nuovo ciclo mensile ed in gamba 3 del ciclo settimanale in corso, che ha spinto i prezzi a rompere la congestione a rialzo, prendere il mio secondo target Fibo a 15690 e, sull'onda dei forti rialzi a Wall Street, forzare ulteriormente la mano andando sopra 15800, lasciando, però, parzialmente aperto il gap di fine novembre.

Da qui, è partita gamba 2 che ha fatto il suo minimo poco sopra 15500, ma il successivo attacco ai massimi relativi da parte di gamba 3 weekly è stato fermato prima di 15800, da dove è partita gamba 4 che sta andando a chiudere il settimanale entro il 16 dicembre.

Il primo target Fibo di gamba 4 weekly è 15392 che è anche un'area di forte supporto volumetrico ed il secondo è 15042 praticamente il margine inferiore della precedente congestione nonchè livello psicologico.

Rimettendoci a quanto verrà comunicato dalla varie banche centrali, in primis Fed e BCE, che in questa ottava comunicheranno le proprie decisioni di politica monetaria, nel breve i prezzi continuano a rimanere ribassisti, almeno fino a giovedì. Vi ricordo inoltre venerdì 17 l'appuntamento con le ultime Tre Streghe del 2021, attenzione alla volatilità.

Se la Fed comunicherà un'accelerazione nella riduzione dei riacquisti, il mercato dovrebbe subire un forte shock per cui prendete le necessarie precauzioni.

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Questa previsione è redatta il 14 dicembre con i dati disponibili al momento.

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