lunedì 20 dicembre 2021

Previsioni Trading Strategy Settimanale 20--->24 dicembre

 
Questa ottava corta di Natale, in quanto il 24 dicembre i listini europei ed americani saranno chiusi, si è aperta con forti ribassi su entrambe le sponde dell'oceano.

Ecco i fattori sui quali si sta concentrando il mercato:

- variante Omicron 

- prezzi dell'energia in Europa

- Build Back Better

- crisi della lira turca

Tutti i limiti della Green Revolution

La rivoluzione green sta facendo vedere le sue conseguenze con l'inizio dell'inverno alle porte. Non appena le temperature sono scese sotto lo zero le fonti di energia verde si sono subito rivelate inaffidabili ed a questo si uniscono (quando si dice il caso) le interruzioni della produzione di alcune centrali nucleari in Francia che non hanno superato le ultime ispezioni di sicurezza.

Nella giornata di oggi, i prezzi della corrente elettrica hanno raggiunto nuovi spaventosi record nella gran parte dei Paesi europei, come il nuovo record toccato in Germania pari a 431euro per megawatt/h per cui non si esclude che le industrie cosiddette energivore siano costrette a sospendere la produzione e rivendere l'energia sul mercato; teniamo sempre presente che la Germania rappresenta la locomotiva d'Europa.

A causa delle mancanze di fornitura di energia nucleare e dell'inaffidabilità dell'energia green, i produttori di elettricità saranno costretti ad utilizzare il gas, o riattivare le vecchie affidabili centrali a carbone come a La Spezia, ma si ragioni sul fatto che la quantità di gas arrivata in Germania, nell'hub di Mallnow che rifornisce quasi tutta l'Europa occidentale, è crollata nel weekend ed i serbatoi continentali risultano pieni solo al 60%, un nuovo minimo storico sul periodo.

I prezzi del gas scontano attualmente un aumento del 650% su base annua, per una serie di fattori, tra cui il rischio geopolitico, e questo influirà drasticamente su imprese e famiglie. Forse qualcuno dovrebbe dire alla Germania che non è il momento opportuno per inviare minacce a Mosca.

In Turchia crollano lira e borsa

Dopo il crollo storico di venerdì scorso, le azioni quotate ad Istanbul sono nuovamente crollate oggi generando un nuovo blocco automatico su tutto il mercato, dopo i commenti di Erdogan che non avrebbe intenzione di permettere un aumento dei tassi, i quali hanno fatto scivolare la lira turca ad un nuovo minimo storico.

Nell'anno che va a chiudersi la lira turca ha scontato un crollo del 58% sulla scia di 500 punti base di taglio dei tassi della banca centrale, il che aveva spinto gli investitori a rifugiarsi sull'azionario con la conseguenza che la borsa di Instanbul era stata tra le migliori come performance se misurata in valuta locale, ma la peggiore di tutte prendendo come riferimento il dollaro americano.

Per questo l'azionario aveva retto fino alla settimana scorsa, compensando il crollo della lira, raggiungendo nuovi record, prima di crollare ai livelli del 2004. Solo la seduta di oggi è stata soggetta a due blocchi automatici per eccesso di vendite dopo che, alla riammissione al trading, il "panic selling" aveva buttato nuovamente giù il principale listino in perdita di oltre il 7%.

Build Back Better addio?

Nel momento in cui sto scrivendo i tre principali indici americani riportano perdite ben oltre il punto e mezzo percentuale, mentre il Russell 2000 perde addirittura il 2.7% circa, qualsiasi sia la narrativa che sta guidando le vendite, a cui si aggiungono anche la scarsa liquidità dell'ottava di Natale e le vendite da aggiustamenti di bilancio.

Certo che le dichiarazioni del senatore Joe Manchin di non poter sostenere il Build Back Better Bill non hanno per niente aiutato, visto che il voto di ogni senatore democratico è necessario affinchè la legge portabandiera della presidenza Biden possa essere approvata al Senato.

A ciò si aggiungano i nuovi timori per la variante Omicron con molti Paesi europei come Olanda, Spagna, Irlanda e Regno Unito che stanno imponendo nuove serie restrizioni. I dati che arrivano dal Sud Africa sono incoraggianti, ma c'è da capire se possano essere presi come riferimento per una situazione europea che è del tutto diversa per numero di vaccinati e per età media della popolazione.

Per quanto riguarda l'Italia il presidente Draghi ha convocato un vertice per giovedì 23 durante il quale verranno vagliate regole più restrittive per il periodo natalizio e forse anche regole definitive per la durata del green pass che verrebbe accorciata a 7 o addirittura a 5 mesi.

Durante l'ottava i pochi dati macro da attenzionare sono la fiducia dei consumatori dell'Eurozona, il PCE Core USA con le vendite di abitazioni e la fiducia dei consumatori, oltre ai PIL di Stati Uniti, Canada e Regno Unito.

Cosa aspettarci per questa ottava?

Questa sarà l'ultima analisi previsionale per quest'anno, ovviamente non mancheranno aggiornamenti, sia qui che nel gruppo Facebook se necessario, ma riprenderemo a pieno regime a partire dal 10 gennaio 2022. 

Intanto auguro a voi ed alle vostre famiglie i migliori auguri per delle Buone Feste e rimanente sintonizzati perchè potrei pubblicare qualche post bonus tra un panettone ed un torrone ;-)

Nonostante lo scompiglio creato dal rimbalzo generato dalle decisioni della riunione del FOMC lo scorso 15 dicembre, questa mattina il future DAX ha chiuso il ciclo settimanale sul minimo della candela delle ore 10 e quindi praticamente sul secondo target Fibo che vi avevo comunicato lunedì scorso. Nonostante il cambio future dovuto alle scadenze tecniche delle Tre Streghe di venerdì scorso, tutte cause che hanno ritardato la chiusura di una seduta.

Il nuovo ciclo weekly che dovrebbe essere già partito, scrivo dovrebbe perchè manca ancora la conferma, ha il primo target Fibo a 15423 dove i prezzi troveranno anche una forte resistenza volumetrica, nell'area dove si trovava il margine superiore della precedente congestione.

Il secondo target Fibo sarebbe 15800 ma tenete conto del fatto che il ciclo trimestrale si trova in gamba 4 e andrà in chiusura entro il 11 gennaio 2022 per cui statisticamente non dovremmo vedere grandi rialzi, ma non possiamo non tener conto del rischio associato alla scarsa liquidità del periodo delle feste.

Un'ultima osservazione: nel caso i prezzi dovessero brekkare area 14790 si attiverebbe il target Fibo successivo di gamba 4 del trimestrale che è 14662

Il ciclo settimanale dovrebbe andare in chiusura indicativamente il 31 dicembre. A causa delle diverse chiusure di mercato  per festività stavolta è un pò difficile avere un tempismo preciso.

Come sempre, per gli aggiornamenti day-by-day puoi seguirmi sul gruppo facebook, al quale puoi iscriverti gratis cliccando il banner blu qui nella colonna di destra e sul mio profilo Instagram @maxvantaggio

Questa previsione è redatta il 20 dicembre con i dati disponibili al momento.

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