lunedì 1 marzo 2021

Analisi Trading Strategy Settimanale 1---> 5 marzo 2021

Forte segnale dai bond sovrani

Ne parlavo già da settimane, battendo tutti sul tempo ed anticipando anche il successivo sell-off, mi riferisco alla montante pressione inflazionistica ed al suo effetto sull'obbligazionario sovrano.

Se con l'aumento del rendimento del decennale USA in area 1.30% il contagio si era esteso solo al bond austriaco a 100 anni ed al bund tedesco, con il rendimento di quest'ultimo che tornava positivo allo 0,1%, ne abbiamo parlato sia qui sul blog che tempestivamente sul gruppo facebook, la settimana scorsa il contagio è diventato globale.

Abbiamo assistito ad un vero e proprio sell-off del debito sovrano, quando il rendimento del bond decennale degli Stati Uniti, per poco tempo, ha messo la testa sopra 1.60% arrivando ad inguaiare anche il bond giapponese che come sappiamo è gravato da un cap, un tappo.

Vuol dire che la banca centrale nipponica, ormai da anni, porta avanti una politica di controllo sulla curva dei rendimenti, la quale prevede che il bond decennale deve rimanere stabile in zona rendimento zero. nonostante ciò, alla prima occasione utile, è salito mettendo nei guai la BoJ.

Si, perchè questo è un altro segnale di un mercato surriscaldato dopo che il principale indice Nikkei si trova sui massimi record a fronte di acquisti illimitati di ETF effettuati dalla banca centrale, nonostante mezzo mondo sia ancora in lockdown quasi totale.

Le rassicurazioni fatte dal governatore Powell davanti al Senato sono durate poche ore ed a metà mese il FOMC è chiamato a decidere come tenere sotto controllo le pressioni inflazionistiche, i cui segnali iniziano a giungere anche dalla Germania dove i depositi bancari dei risparmiatori hanno raggiunto un nuovo record ed il costo della vita inizia a prezzare un aumento, nonostante il lockdown duro in vigore fino al 7 marzo prossimo.

Questo significa che anche l'economia reale, non solo quella finanziaria, sta iniziando a sentire, a livello epidermico, un prossimo aumento generalizzato dei prezzi e preferisce portarsi avanti spendendo adesso che i prezzi sono ancora sostanzialmente stabili 

Lo stesso sembra dirci il prezzo del greggio WTI salito la scorsa ottava sopra quota 63$ per barile, dove ha trovato una forte resistenza, mentre lo spread BTP-Bund tornava sopra quota 100 punti base, decretando la fine dell'effetto Draghi.

Il 17 marzo prossimo il FOMC continuerà con la solita strategia di far finta che il problema non esiste, ancorando ancora la politica della Fed al recupero del livello occupazionale pre-Covid, oppure darà nuove indicazioni?

Pandemia unico vero driver

Non vorrei essere al loro posto, perchè oltre al pericolo dell'aumento dei tassi c'è ancora l'incognita di quanto durerà ancora la pandemia. I vaccini funzionano o no? Sono forniti in quantità sufficiente? Basta la singola somministrazione o è necessaria una seconda dose entro una tempistica prestabilita?

Sono ancora tutti interrogativi da sciogliere. E' vero che il 7 marzo termina ufficialmente il lockdown totale in Germania ed il Regno Unito ha reso nota una roadmap per riprendere tutte le attività entro giugno prossimo, ma siamo sicuri che alle riaperture non seguano altrettante veloci nuove chiusure, considerata l'incidenza delle varianti del virus?

Lo ripeto sempre, non sono un economista, ma per quanto mi riguarda l'ago della bilancia rimane la crisi sanitaria (vera o ingigantita che sia), della quale l'inflazione, le politiche delle banche centrali e i rendimenti obbligazionari rappresentano solo delle conseguenze.

Quindi è importante tenere monitorata la ripresa del commercio, la fine dei lockdown, il ripristino dei livelli occupazionali e la ripresa della produzione industriale e soprattutto constatare quali aree mondiali ne saranno interessate.

Sistemi pagamento della Fed in crash

Non vorrei essere neanche al posto della Yellen, vista l'enorme figuraccia che ha rimediato il 24 febbraio quando il sistema dei pagamenti della Federal Reserve è andato completamente in crash, decretando il blocco totale delle transazioni. 

Le imprese neanche potevano pagare la bolletta ai loro fornitori, congelamento totale delle intermediazioni, accaduto proprio nel vivo della crociata lanciata dal Segretario al Tesoro contro Bitcoin e  le varie criptovalute per coprire la sua collusione con gli hedge fund.

E la messa alla berlina dei limiti del sistema d'intermediazione della banca centrale è avvenuto solo a pochi giorni dal lancio del primo fondo Defi che consente di investire su quelle corporation e attivi impegnati nello sviluppo della finanza decentralizzata.

Ovviamente il silenzio dei media mainstream sull'avvenimento è stato totale e questo ha impedito che fuori dagli Stati Uniti la notizia avesse la minima eco (prova a cercare su Google news), mentre Bitcoin prezzava subito l'accaduto tornando a testare la resistenza dei 50k$.

Cosa aspettarci per questa ottava?

Nella scorsa analisi previsionale avevo detto che andava tenuto conto del fatto che gamba 3 del precedente ciclo settimanale era stata molto corta nella durata e nell'estensione ed infatti, il giorno seguente, dopo un'apertura in gap up rivelatasi poi una bull-trap, i prezzi hanno iniziato una veloce caduta verso il margine inferiore della congestione daily.

L'inversione, che è andata a chiudere il ciclo weekly è stata proprio sul primo target volumetrico che avevo indicato: area 13975

Il 23 febbraio, i prezzi dopo aver messo in atto una falsa rottura ribassista con minimo relativo a 13656 hanno fatto partire gamba 1 del nuovo ciclo settimanale che ha fatto un massimo relativo a 14061 dove c'era l'altro ostacolo volumetrico e dove infatti abbiamo visto l'inizio di gamba 2 che è scesa sotto il minimo del 23 febbraio, dando un ulteriore falso segnale ribassista.

Questa mattina invece, i prezzi hanno aperto in gap-up di poco meno di 100 punti indice dando vita a gamba 3 weekly ancora in corso.

Davanti a se ha il primo target che è 14038 poi andrà a testare nuovamente area 14100 (margine alto congestione) e ci sono buone probabilità che questa volta avverrà il breakout, a meno che non vengano caricati volumi freschi a fare da diga. 

Il successivo target Fibo del movimento in atto è 14229 che sarebbe nuovo record storico, ma prima dobbiamo aspettare la conferma di breakout di 14100.

Il ciclo weekly si chiuderà entro il 5 marzo 2021.

Situazione aggiornata:

- SHORT in corso @10990

Come sempre, per gli aggiornamenti day-by-day puoi seguirmi sul gruppo facebook, al quale puoi iscriverti cliccando il banner blu qui nella colonna di destra.

Questa previsione è redatta il 1 marzo 2021 con i dati disponibili al momento.

----------LEGGI BENE IL DISCLAIMER----------




Nessun commento:

Posta un commento