Non possiamo che iniziare questo post con quello che possiamo definire "l'incidente di Suez". Proprio nell'analisi previsionale della scorsa settimana avevamo affrontato il potenziale rischio della rottura delle catene di fornitura già denunciato dagli uffici studi delle sedi della Federal Reserve di Dallas e New York.
L'incidente di Suez e la supply chain
Inizialmente la carenza si è resa palese sulle forniture di semiconduttori, in particolar modo destinati all'industria automobilistica, tanto che alcune blasonate case costruttrici come Ford, Honda e Toyota hanno temporaneamente interrotto la produzione negli stabilimenti nordamericani.
Poi, è arrivato, in modo del tutto casuale, l'incidente della Ever Given che da più di una settimana sta bloccando il traffico nel canale di Suez, arteria fondamentale per gli spostamenti delle merci sulla tratta Oriente - Occidente quindi Cina - Europa. Cina vuol dire, appunto, anche semiconduttori che arrivano quasi esclusivamente da Taiwan.
Ora agli estremi del canale si trovano in rada, in attesa che il traffico venga ripristinato, circa 400 navi portacontainer, mentre alcune compagnie hanno già cambiato la rotta per passare dal Capo di Buona Speranza, evidentemente si attendono tempi lunghi per il ripristino della circolazione.
Questo significa affrontare un tragitto triplo per estensione con tutti i ritardi ed i costi connessi, infatti in questi pochi giorni il prezzo dei trasporti tra Mar Nero e Italia è già aumentato del 70% mentre Ducati sta per sospendere la produzione, sempre per mancanza di forniture.
E come dicevamo la scorsa settimana, questi extra-costi si abbatteranno sui prezzi al dettaglio quindi sull'inflazione, quando tutti i banchieri centrali ci avevano detto che l'aumento dei prezzi sarebbe stato solo un colpo d coda temporaneo, ampiamente gestibile.
Insomma roba di cui non preoccuparsi, ma le famiglie non hanno un organo che va a calmierare i prezzi come invece fa la BCE con gli spread tra i titoli di debito sovrani.
Inflazione & Povertà
Per quanto tempo le aziende potranno reggere una situazione di questo tipo? Sarà possibile implementare nuovi stimoli monetari quando il sistema sta già esplodendo di liquidità a basso prezzo, quasi nullo?
Da qui a settembre il piano Biden riverserà nel sistema 1200$ miliardi del totale di 1900$ miliardiche diventeranno anch'essi consumi che concorreranno ad un aumento di domanda e quindi del prezzo al consumatore finale.
Studi dimostrano che l'americano medio da marzo scorso si è nettamente impoverito ed oggi va avanti di assegni distribuiti dal piano di aiuti implementato da Trump e poi continuato da Biden. Arriva l'assegno spende, finiti quei soldi sopravvive limitandosi fino al prossimo assegno, in preparazione del Reddito Universale.
E con le fabbriche chiuse per effetto delle interruzioni della supply chain, quando potranno essere recuperati posti di lavoro e salari per porre fine al sistema degli assegni sociali di massa?
Ed in tutta questa confusione, l'Unione Europea ha pensato bene di iniziare una crociata contro la Cina e la Russia, Paesi entrambi con cui, ora, i rapporti sono ai minimi termini. Anche l'Italia, non più tardi di sabato scorso ha convocato alla Farnesina l'ambasciatore cinese trattandolo a brutto muso, tanto che l'incontro è durato pochissimo.
Di colpo, per ordine di Biden, che tra l'altro è stato invitato anche al Consiglio Europeo di settimana scorsa (cosa c'entra l'US President in una seduta del Consiglio Europeo?), l'Occidente si è accorto della persecuzione e dello sfruttamento della minoranza degli uiguri, dopo decenni che la Cina palesemente porta avanti una politica di "omologazione" nei confronti di tutte le minoranze etniche e religiose.
Si tratta di arroganza, oppure c'è un piano degli Stati Uniti per far collassare l'economia occidentale e porre in essere un cambio di paradigma poichè ci si è resi conto che il debito è impagabile?
Intanto arriva anche il Fondo Monetario Internazionale a fornire aiuti gratuiti a quegli Stati in difficoltà con i bilanci e che non riescono a finanziarsi sul mercato se non a tassi troppo onerosi.
L'FMI fornirà ai Paesi emergenti ed in via di sviluppo liquidità aggiuntiva per superare la crisi generata dalla pandemia globale senza aumentare il loro debito sovrano. Questo sarà fatto attraverso l'espansione dei Diritti Speciali di Prelievo senza chiedere esborsi pro-quota ai suoi soci, ma creando 650$ miliardi dal nulla, quindi valuta digitale.
Altra moneta a gratis che va ad aggiungersi alla massa monetaria M3 globale da record e agli obiettivi d'inflazione ai massimi da due anni, generati dai vari programmi di politica monetaria espansiva.
Margin Call a Wall Street
Intanto, la settimana scorsa il mercato ha fagocitato una nuova vittima, il fondo Archegos Capital, il quale è andato in margin call dopo la richiesta delle banche prime broker di rientrare dell'eccesso di esposizione a leva, richiesta a cui il fondo non è stato in grado di ottemperare.
Da qui l'esigenza di scaricare in fretta sul mercato tutti i titoli tech cinesi e dell'industria media americana che il fondo aveva in portafoglio.
E la portata dei volumi è stata violenta con un primo blocco da 10$ miliardi eseguito solo nei primi minuti di apertura di Wall Street. Tali volumi di vendita hanno spedito i titoli più colpiti, ovvero ViacomCbs e Discovery a toccare dei minimi di giornata rispettivamente a -50% e -45%. Non molto meglio è andata ai titoli cinesi come Tencent, Vipshop, Baidu ecc.
Nella prima giornata di contrattazione, oggi, il colpo di coda ha preso di mira i titoli di Nomura e Credit Suisse, banche esposte al default di Archegos Capital, con l'istituto svizzero che ha comunicato che la perdita sarà “molto significativa per i risultati del primo trimestre”.
Siamo sicuri che questo avvenimento non influirà minimamente sulla tenuta del mercato....... vero Powell?!
Cosa aspettarci per questa ottava?
Inizia un'ottava corta a cui ne seguirà un'altra altrettanto corta in quanto sia il future Eurex che la borsa Xetra saranno chiusi sia per il Venerdì Santo che per il lunedì dell'Angelo.
intanto andiamo a fare un riepilogo di quanto avvenuto la scorsa settimana.
Ci eravamo lasciati con gamba 1 del ciclo settimanale in corso a cui avevo dato 14715 come secondo target, prezzo toccato con precisione chirurgica dal mercato che poi ha invertito dando vita a gamba 2 weekly.
Quest'ultima ha lanciato una fucilata il 25 marzo facendo un minimo a soli 20 punti circa dal secondo target Fibo 14411 facendo una falsa rottura ribassista della congestione. Tale minimo rappresenta anche la chiusura del ciclo mensile che avevamo previsto intorno alla data odierna.
Da qui è iniziata gamba 3 weekly che è ancora in corso e gamba 1 del nuovo ciclo mensile con i prezzi che hanno rotto i massimi record del 18 marzo e stanno aggiornando il record candela dopo candela.
Hanno preso già il primo target Fibo 14611 ed il secondo 14790 il prossimo sarà 14970 poi si prepareranno per fare gamba 4 che chiuderà il cilo tra giovedì 1 e martedì 6 aprile e del quale, ovviamente, al momento non è possibile calcolare i target, ci aggiorneremo poi sul gruppo facebook.
Una prima area di approdo volumetrico potrebbe essere 14750, ma ripeto, siamo troppo in anticipo.
Attenzione ai probabili pochi volumi dovuti al periodo pasquale e quindi alla forte volatilità, visto anche che ci troviamo nel periodo più caotico dell'anno e anche le questioni geopolitiche lo confermano.
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