Anche questa volta il FOMC non ha dato seguito alle richieste del presidente Trump che aveva consigliato alla banca centrale, tramite un tweet ovviamente, di abbassare i tassi, in modo da dare ulteriore spinta all'economia, vista la persistente bassa inflazione.
Differentemente, la Fed ha la lasciato invariato il costo del denaro ed il governatore Powell , nella sua breve conferenza, ha aggiunto che l'economia è solida (ultimo dato PIL +3.2%) ma che i primi tre mesi dell'anno hanno visto dei "segnali di debolezza" che saranno monitorati nei prossimi mesi.
Il risultato è stato un'inversione dei prezzi degli indici di borsa, che hanno chiuso la seduta in negativo, ed un immediato apprezzamento del dollaro. Da segnalare che S&P500 ha raggiunto, giusto in tempo, quello che avevo indicato come target settimanale, quota 2955 e da qui ha invertito con chiusura di seduta a 2918.
Gli indici europei erano chiusi per festività ieri, quindi stamattina dovrebbero reagire aprendo in gap down. Considerata anche la situazione di Crude Oil, che non riesce a riprendere quota dopo aver ritracciato dal target daily 66.07$, credo che nell'immediato sugli indici potremmo vedere una fase di lateralità.
Poi la stagionalità potrebbe metterci lo zampino e far partire un ritracciamento che potrebbe attestarsi sul 3% negli USA, mentre in Europa potrebbe arrivare anche a -5%. Ma vedremo, siamo pronti a cogliere eventuali segnali in tal senso. Ricordiamo che la borsa giapponese sarà chiusa per una decina di giorni, quindi attenzione alla bassa liquidità, soprattutto nei cambi contro yen.
STRATEGIA H1: flat, trading di congestione, lavorare su timeframe veloci
(tenere un'area cuscinetto di 3/5 punti sul prezzo di attivazione, in base alla volatilità di giornata).
ATTENZIONE: Rilascio di Notizie a Medio Impatto
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