lunedì 4 ottobre 2021

Previsioni Trading Strategy Settimanale 4--->8 ottobre 2021

 


I future azionari hanno aperto l'ottava a ribasso e le perdite stanno aumentando con l'andare avanti della seduta. I peggiori in occidente sono i future di Wall Street che registrano in generale perdite oltre il punto percentuale ma col Nasdaq che detiene lo scettro grazie ad una perdita attuale di oltre il 2.5%, i cui prezzi poco fa hanno rotto i minimi del 18 luglio scorso.

Rottura che, se confermata, aprirà la strada all'aggressione del floor dei 14000 punti. In controtendenza invece il titolo Tesla grazie al nuovo record di veicoli elettrici consegnati che ora guadagna oltre il mezzo punto percentuale.

Evergrande sospesa fa crollare Hong Kong

Nella notte era crollato il mercato di Hong Kong, l'unico aperto in Cina a causa dei festeggiamenti della Golden Week, dopo che il titolo Evergrande e quello della sua unità di gestione immobiliare sono stati sospesi dalla negoziazione determinando lo spostamento degli orsi su altri titoli del settore; mentre il titolo China Evergrande New Energy Vehicle rimaneva in contrattazione.

Ieri, 3 ottobre è scaduto il pagamento di un'altra cedola relativa ad una obbligazione di iniziali 260$ milioni emessa da Jumbo Fortune e garantita da Evergrande. La differenza rispetto alle altre scadenze è che questa non prevede un periodo di 30 giorni entro il quale onorare i pagamenti quindi un mancato pagamento determinerebbe il default immediato del gigante immobiliare. Comunque lo sapremo solo alla riapertura delle banche cinesi venerdì prossimo.

Intanto il governo sta lavorando affinchè venerdì il default non avvenga facendo acquistare pezzi del gruppo ad altre società statali di sviluppo edilizio, come Hopson Development che sarebbe pronta a rilevare il 51% di Evergrande Property Services per più di 40 miliardi di dollari di Hong Kong, anche il suo titolo era sospeso dalle contrattazioni stamattina.

Ma sono molti i problemi che gravano sui mercati. La carenza globale di chip e di energia sta peggiorando, mentre le attese erano per un'attenuazione. Il governo cinese ha riferito che le fabbriche di alcune province, che insieme compongono il 66% del PIL, sono ferme per aver oltrepassato il limite di consumo energetico disponibile.

L'inflazione continua ad aumentare, infatti i banchieri centrali stanno smettendo di definirla transitoria, quindi la ripresa potrebbe rallentare, mettendo in difficoltà questi ultimi che, almeno per quanto riguarda Fed e BCE, hanno due strade: continuare a fare finta di niente e rimanere inerti oppure farsi sotto con una stretta monetaria per evitare di perdere il controllo dell'economia.

A questi si uniscono le preoccupazioni per il tetto del debito degli Stati Uniti e per il destino della legge di spesa per le infrastrutture, stimata dai democratici in 550$ miliardi.

Crisi energetica, volano le margin call

Focalizzandoci sul problema relativo ai prezzi dell'energia, l'agenzia Reuters ha saputo da più fonti con conoscenza diretta che le principali trading house mondiali di materie prime stanno ricevendo dai broker la richiesta di depositare ulteriori fondi, per centinaia di milioni di dollari, per coprire la loro esposizione all'aumento dei prezzi del gas.

Tra queste, quelle maggiormente colpite per le loro posizioni sui mercati USA ed europeo sono Glencore, Trafigura e Vitol. Quando i prezzi del gas naturale europeo sono aumentati il mese scorso, a causa di una serie di fattori, è miseramente crollata la strategia di arbitraggio a basso rischio che gli operatori hanno approntato nell'ultimo decennio, la quale consisteva nel comprare gas USA shortando al contempo quello europeo.

Le tre società si sono rifiutate di commentare, ma il problema starebbe colpendo particolarmente le società medie e piccole che hanno ricevuto richieste di versamenti di margine in una dimensione mai vista prima, a detta di queste fonti. Due di esse hanno riportato a Reuters che tali società ed altri operatori singoli hanno cumulato posizioni corte per 30$ miliardi. Posizioni comprate dalle società di utility europee. Vedremo il prezzo del gas toccare un estremo come quello del petrolio l'anno scorso quando esplose la pandemia?

Insider trading alla Fed, ancora

Ma c'è chi non ha di questi problemi trovandosi sempre dalla parte giusta del grafico, sono gli esperti di insider trading, meglio se di Stato. Dopo le dimissioni forzate di Kaplan e Rosemberg, rispettivamente a capo della Fed di Dallas e della Fed di Boston, per movimentazioni titoli sospette, nei prossimi giorni arriveranno quelle addirittura del numero 2 della Federal Reserve mr. Richard Clarida..

Un report dell'Office of Governement Ethics, arrivato ad orologeria, ha reso noto che Clarida lo scorso 27 febbraio avrebbe spostato una cifra tra 1 e 5 milioni di dollari da un fondo obbligazionario ad uno azionario (entrambi targati Pimco). La manovra avveniva proprio il giorno prima del comunicato con cui Powell annunciava il pacchetto di politiche espansive di contrasto alla pandemia.

Se non è insider trading di Stato questo ragazzi?!

Cosa aspettarci per questa ottava?

La scorsa ottava i future hanno rotto i livelli critici che avevo indicato da non superare per non aprire una nuova fase ribassista, i quali erano 4400 per S&P500 e 15350 per il DAX.

Martedì scorso, dopo un tentativo di ritorno su 15636 i prezzi hanno patito copiose vendite che davano inizio a gamba 2 del ciclo settimanale la quale ha fatto un minimo sul magnete (vedi grafico) tra FH di fine movimento poco sopra 15200.

Da qui è partito il rimbalzo di gamba 3 weekly che si è fermato in area 15450 da dove giovedì scorso è iniziata gamba 4 che andrà a chiudere il ciclo entro la seduta di mercoledì 6 ottobre.

Al momento i prezzi stanno insidiando il minimo di venerdì scorso a 14964 che ha colpito un target daily, il prossimo target sono i minimi di maggio in area 14800 dove troviamo anche un vuoto volumetrico, con Fibo che ci restituisce anch'esso un target su 14784.

Anche i cicli superiori, mensile e trimestrale, si trovano in gamba 4 e prossimi alle rispettive scadenze, quindi non sono da escludersi forti accelerazioni a ribasso, considerato che per la prima volta, da molto tempo, gli acquisti non sono riusciti a salvaguardare i livelli-chiave.

Il dato principe della settimana ovviamente sarà quello sui Non-Farm Payrolls che porta con sè anche quello sul tasso di disoccupazione. Il dato è importante anche in ottica taper che dovrà partire a novembre prossimo, gli analisti si attendono la creazione di 470 mila posti di lavoro non agricoli e un tasso di disoccupazione in discesa al 5.1%.

Attenzione anche ai dati PMI servizi e composito di domani, riferiti al terzo quadrimestre, che potranno o meno confermare le letture flash che hanno segnalato rallentamenti diffusi in tutte le economie. Oltre a ciò, vanno avanti i negoziati al Congresso per affrontare la scadenza del tetto del debito che, da previsioni, sarà superato il 18 ottobre prossimo. Yellen ha già messo le mani avanti affermando che in caso di stop per mancato accordo l'economia degli Stati Uniti entrerebbe in recessione.

In Europa, il dossier che rimane aperto è quello della formazione del governo tedesco dopo le elezioni che hanno visto la vittoria del SPD che ora va cercando alleati per comporre la maggioranza e formare l'esecutivo, esito non scontato.

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Questa previsione è redatta il 4 ottobre con i dati disponibili al momento.

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