lunedì 31 gennaio 2022

Previsioni Mercati Settimana 31gennaio-->4febbraio

Fed falco ma non troppo

Come era nelle attese, la Fed, la scorsa settimana non ha toccato i tassi dei fondi federali, rimandando l'azione a marzo, quando il FOMC si riunirà nuovamente. Powell ha detto che sarà presto opportuno iniziare ad alzare i tassi per contrastare l'inflazione e che gli acquisti di asset termineranno a marzo e questo aumenta le possibilità di vedere un primo rialzo dei tassi appunto alla prossima riunione.

La reazione del mercato è stata quella di vendere tutto, salvo poi vedere la classica ricopertura notturna, mentre le vendite sono continuate nelle sedute di giovedì e fino all'apertura di venerdì. A quel punto si sono scatenati i tori che hanno riportato il Dow e l'S&P500 in positivo pre-FOMC mentre il Nasdaq ha chiuso l'ottava in lieve calo e le small caps invece sono rimaste schiacciate sotto il peso delle vendite.

I rendimenti del bond decennale USA sono schizzati fino al 1.88% mercoledì, vuol dire un balzo del +10% per poi ritornare al punto di partenza nel finale d'ottava. Insomma tanta paura per niente, certificata anche dal VIX che sta tornando verso area 25 dopo essersi portato appena sotto 32 punti.

I future da entrambe le parti dell'oceano hanno iniziato la presente ottava con forti oscillazioni up and down, ma mentre quelli americani hanno preso la strada del rialzo, nelle ultime ore, rompendo la congestione, il DAX continua a lottare con la resistenza in area 15560 e l'Eurostoxx con 4200.

BCE e BoE: due visioni dell'economia

Questa iniziata oggi è una settimana relativamente intensa che vede gli annunci di diverse banche centrali, due su tutte BCE e BoE, ma anche il dato IPC europeo che ci darà maggiori informazioni sul mostro inflazione e poi venerdì verrà rialsciato il dato NON-Farm-Payrolls negli USA.

Nonostante l'immobilismo dichiarato dall'Eurotower, Deutsche Bank è il primo istituzionale a mettere le mani avanti dichiarando di aspettarsi un primo rialzo dei tassi di 25 punti base a dicembre 2022, previsione con la quale concordano molti analisti. Per poi andare avanti con rialzi di 25 punti base ogni trimestre per arrivare a tassi al +0.5% a settembre 2023. Praticamente giusto in tempo per iniziare nuovamente ad abbassarli visto lo shock che subiranno le borse, credo.

Quindi confermato l'immobilismo per la riunione della BCE di giovedì, ma sarà comunque interessante leggere la forward guidance di Lagarde che continuerà a ribadire che la situazione europea è diversa da quella statunitense e che la BCE agirà quando i criteri d'inflazione saranno soddisfatti dal ritmo dei tassi.

Diversamente, il consensus si aspetta dalla Bank of England un altro rialzo di un quarto di punto, in modo da portare il tasso a +0.5%, e la dismissione dei reinvestimenti del programma APF  che determineranno il drenaggio di 38 miliardi di sterline dal bilancio della banca quest'anno. 

Gli stessi economisti si aspettano dal dato IPC Eurozona, che verrà pubblicato mercoledì, una discesa dell'inflazione al 4.3% dal picco a +5% di dicembre che ha rappresentato anche il ritmo di crescita più veloce da quando esiste la moneta unica.

Mercati nel limbo

Sugli indici siamo in un limbo dopo la grande volatilità della scorsa ottava con i prezzi però che sono rimasti imbrigliati entro un range controllabile. 

Ma da qui gli indici ricominceranno a correre verso nuovi massimi oppure vedremo un crollo?

I mercati sono roba difficile ed io non ho la sfera di cristallo, ma a livello probabilistico credo che non vedremo nessuna delle due situazioni.

Certamente abbiamo visto l'S&P500 entrare in correzione segnalando un mercato ribassista ma è anche vero che con l'allungo di oggi chiuderà il mese solare con una candela con una lunga coda inferiore, quasi pari al corpo. Mi aspetto ancora qualche seduta in mano ai tori per poi vedere nuovamente i prezzi entrare in congestione con volatilità sostenuta.

Scenario che richiederà molta attenzione perchè la strada verso il basso è stata aperta e la storia recente ci dice che un eventuale trend ribassista che dovesse iniziare ha alte probabilità di essere molto veloce, a differenza del passato quando i mercati erano in mano ai trader umani e non agli algoritmi robot.

Inoltre, Goldman Sachs riporta che nella scorsa ottava ci sono state diverse sedute in cui le put nozionali nel mercato delle opzioni USA hanno stabilito nuovi record e che gli hedger erano degli istituzionali, principalmente presenti sugli indici.

Basterà questo grande posizionamento di coperture per scatenare un rimbalzo significativo?

Cosa aspettarci per questa ottava?

Come avevo previsto, il supporto storico su DAX Future ha respinto l'avanzata ribassista dei prezzi ed all'apertura della seduta del 27 gennaio è partito il nuovo ciclo settimanale. 

Gamba 1 weekly ha fatto il suo massimo a 15578 giovedì stesso seguito dal minimo di gamba 2 a 15113. Ora abbiamo già gamba 3 in corso che ha il primo target Fibo a 15730 ed il secondo a 16238, ma la vedo dura arrivare fin lassù.

Anche se nel frattempo sono iniziati anche i cicli mensile e trimestrale.

In area 15420 abbiamo un buon supporto volumetrico mentre nell'area del primo target Fibo abbiamo una forte resistenza volumetrica e specialmente in area 15930.

Il ciclo weekly andrà in chiusura entro la seduta di martedì 8 febbraio.

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Questa previsione è redatta il 31 gennaio con i dati disponibili al momento.

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